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Salvini in Israele: "Hezbollah terroristi islamici". Difesa: "Dichiarazioni preoccupanti"

Matteo Salvini  (ansa)
Il vicepremier al confine libanese nella zona attraversata dai cunicoli dei miliziani. E scoppia un caso per le sue parole: "Mettono in difficoltà i nostri militari della missione in Libano", dicono fonti del ministero e del comando Unifil. "Nostro ruolo super partes". E Di Maio si associa: "I soldati tengano duro. Li abbraccio"
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GERUSALEMME - Gli scarponi sono ancora sporchi di fango quando Matteo Salvini arriva nel tardo pomeriggio nella sede del Patriarcato cattolico di Gerusalemme, nel cuore della città vecchia. Lo attende Pierbattista Pizzaballa, il patriarca che aveva già incontrato nel 2016 quando era venuto qui nelle vesti di semplice segretario della Lega e il padrone di casa era Custode di Terrasanta. Gli scarponi però portano i segni di quel che è stata la missione nella missione di questa due giorni in Israele del vicepremier italiano. Una visita con polemica per le dichiarazioni su Hezbollah, definiti "terroristi". Parole che provocano la reazione preoccupata del ministero della Difesa.


Salvini: "Hezbollah terroristi islamici"

Giro in elicottero sul confine con il Libano e perlustrazione della zona attraversata dai cuniculi scavati dai miliziani di Hezbollah e neutralizzati in parte dall'esercito israeliano nell'operazione Scudo Nord. È stato il premier Benjamin Netanyahu, stando a quanto trapela, a spingere perché l'influente ministro italiano si rendesse conto di persona di quella che Tel Aviv ritiene la vera emergenza del Paese: lo scontro con l'esercito super armato di Hezbollah in Libano e quello più sotterraneo con l'Iran. Prima ancora della storica conflittualità con l'Autorità palestinese.


Salvini non se lo fa ripetere due volte. Niente elmetto, ma con cappellino in testa e abbigliamento adatto, si tuffa nell'operazione durata circa due ore, prima in elicottero poi lungo la linea di confine libanese. Documenta a colpi di Tweet, posta una sequenza di foto, poco dopo arriva sul web il suo endorsement che non lascia margini a dubbi sul nuovo posizionamento italiano nello scacchiere mediorientale. "Chi vuole la pace, sostiene il diritto all'esistenza ed alla sicurezza di Israele. Sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione", scrive il ministro dell'Interno.


"Per combattere il terrorismo islamico e riportare pace e stabilità, per un rapporto sempre più stretto fra scuole, università e imprese, per cooperare in ricerca scientifica e sanitaria, per rinsaldare collaborazione e amicizia fra popolo italiano e popolo israeliano: io ci sono. Aspettiamo che anche Onu ed Unione Europea facciano la loro parte", conclude.


Difesa e comando Unifil: "Dichiarazioni preoccupanti"

Queste dichiarazioni provocano reazioni allarmate del ministero della Difesa e del comando italiano. "Non vogliamo alzare nessuna polemica - si afferma - ma tali dichiarazioni mettono in evidente difficoltà i nostri uomini impegnati proprio a Sud nella missione Unifil, lungo la blue line. Questo perché il nostro ruolo super partes, vicini a Israele e al popolo libanese, è sempre stato riconosciuto nell'area". La controreplica di Salvini: "Non capisco lo stupore, che ho letto su un'agenzia, per la definizione di Hezbollah come terroristi islamici. Se si scavano tunnel sotterranei a decine di metri che sconfinano nel territorio israeliano, non penso lo si faccia per andare a fare la spesa".

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Di Maio: "I militari tengano duro"

Ma intanto l'altro vicepremier, Luigi Di Maio, si associa alle critiche allungando la lista dei fronti aperti con la Lega: "Hezbollah? La Difesa ha già detto tutto. L'Unifil è una delle missioni di pace più importanti nel mondo e per noi del M5s un modello super partes. Io mando un grande abbraccio ai nostri militari e gli dico di tenere duro e andare avanti".

Medio Oriente, Di Maio: "Per Salvini Hezbollah 'terroristi islamici'? Difesa ha già detto tutto"


Qualche ora dopo, intercettato al Muro del Piano, Salvini risponde: "Non parlatemi di Di Maio. Queste polemiche sono molto lontane. Nel mondo di Orwell le cose vengono definite al contrario. Se volete invece che terroristi li chiamo benefattori".
 

I rapporti con Israele

Se Netanyahu ha deciso di scommettere sul leader italiano è perché ritiene che la coalizione sovranista avrà un peso non secondario negli assetti europei che prenderanno corpo con le Europee 2019. E avere una sponda di peso a Bruxelles, oltre a quella consolidata con gli Stati Uniti, viene ritenuto decisivo. La prima giornata a Gerusalemme si è conclusa con l'incontro col ministro della pubblica sicurezza Gilad Erdan all'hotel King David e con la cena ufficiale organizzata dal ministro del turismo Yariv Levin. Prima di una passeggiata notturna per i vicoli della città vecchia della Capitale e una tappa ai piedi del Muro del Pianto. La seconda giornata sarà segnata dalla visita al memoriale dell'Olocausto, lo Yad Vashem (tappa fondamentale per i capi di governo che vogliono essere accreditati quali amici di Israele), e dal faccia a faccia a porte chiuse con il premier Netanyahu, prima del rientro in Italia. 


 
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