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Congresso Pd: ambiente, immigrazione, lavoro. Ecco i punti chiave delle mozioni

Quale sarà il programma del futuro partito democratico? Cosa unisce e cosa divide i candidati, sul piano dei contenuti? Scopriamo le piattaforme dei candidati favoriti nei sondaggi

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Le mozioni congressuali di ciascun candidato illustrano i programmi e sono state depositate oggi insieme con le firme. Ecco cosa si legge nei programmi presentati dai candidati nelle prime tre posizioni secondo i sondaggi. 

Maurizio Martina  ha sintetizzato in sei temi la sua mozione: partito, immigrazione, ecologia, Europa, piena e buona occupazione, scuola. Il suo slogan è #fiancoafianco. Sul partito detta i cambiamenti urgenti: innanzitutto il segretario fa solo il segretario (non è automaticamente anche candidato premier). Direzione eletta per metà dai territori e referendum tra gli iscritti sui temi caldi. Quindi lancia la proposta di un governo ombra e di una costituente di democratici. Alla presidenza una donna e stop all'uso distorto delle candidature di genere.

Sull'immigrazione, contrasto al decreto Salvini e abrogazione della Bossi-Fini per scrivere un nuovo testo unico sull'immigrazione. Per l'ecologia, green social consuption tax: rimodulare le imposte sui consumi premiando filiere che hanno alto valore ambientale. Inserire in Costituzione il principio di sviluppo sostenibile come principio di giustizia generazionale. Obiettivo è zero emissioni di gas serra entro il 2045, taglio delle emissioni del 60% entro il 20130, partendo dalla produzione dall'uso dell'energia pulita e dall'efficienza energetica. Sull'Europa. Serve un presidente eletto dai cittadini europei, un Parlamento ch legiferi, strumenti di partecipazione permanenti, un budget che completi l'unione monetaria con un'unione fiscale.

Per la piena e buona occupazione, le proposte sono: stop ai tirocini gratuiti , il riconoscimento economico di tutti i tipi di formazione siano stage, tirocini o praticantati.  Sostegno alla partecipazione dei lavoratori agli utili d'impresa. Salario minimo legale. Assicurare che le multinazionali paghino il dovuto in Italia e una minumum tax  sugli utili prodotti in Italia da multinazionali estere. Riduzione del costo del lavoro stabile. Superamento totale del pagamento in contanti entro il 2030. Diritto alla formazione permanente dalla culla alla tomba. Assegno unico alle famiglie con figli e dote servizi come in Francia. Raddoppio dell'indennità di accompagnamento e budget di cura per la non autosufficienza.

Nella scuola. Stop alle classi pollaio. Nelle aree a povertà educativa no più di 12 studenti per classe. Asilo nido come diritto, ancora più nelle aree marginali. Estendere il tempo pieno nella scuola dell'obbligo. Combattere la dispersione scolastica attraverso le aree di priorità educativa. Qualificazione della formazione professionale definendo degli standard di qualità.  
 
Nicola Zingaretti ha intitolato la sua mozione "Una proposta per l'Italia. Prima le persone".
La scommessa è l'economia giusta: un nuovo modello di sviluppo che sappia coniugare la crescita con l'equità in un sistema fondato sulla sostenibilità ambientale, sociale e sulla qualità della vita.  La sostenibilità è scelta strategica. Da inserire in Costituzione il principio dello sviluppo sostenibile. Quindi un nuovo piano di manutenzione del territorio e delle piccole opere contro il dissesto idrogeologico.

Punta a favorire la transizione verso la mobilità elettrica, destinando il 50% degli investimenti in infrastrutture per la mobilità sostenibile nelle città e per il trasporto pubblico collettivo e condiviso. E poi incentivare la produzione di fonti rinnovabili e l'autoproduzione di energia per cittadini, imprese e distretti. Avviare un grande programma di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici e privati.

Poi un'agenda per l'uguaglianza con 18 miliardi di euro ogni anno per i giovani e l'1% del Pil ogni anno per una nuova politica per il diritto allo studio e alla conoscenza. Oltre a una dote attivabile al compimento dei 18 anni per finanziare un progetto formativo e imprenditoriale. Per il lavoro. Superare i contratti atipici, rafforzare gli ammortizzatori sociali e politiche attive. Ridurre le differenze di genere nella retribuzione. Un sistema Italia per la piena occupazione e per la crescita delle imprese.  Incentivare la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario.

Fisco. Una riforma che sostenga le famiglie con i figli a carico e i familiari a carico, introducendo un più completo e vantaggioso assegno familiare universale. Rafforzare il credito d'imposta per la ricerca e rafforzarlo anche per la formazione. La fiscalità sugli immobili strumentali di impresa va alleggerita rendendo l'Imu totalmente deducibile.
Una legge quadro sulla non autosufficienza.

Ripristinare il fondo nazionale per l'affitto. Investimenti pubblici: accelerare la spesa dei 140 miliardi già disponibili (obiettivo +50% di investimenti pubblici) .  
Consolidare l'impresa 4.0. Dimezzare l'Ires alle imprese che riducono la forbice delle retribuzioni entro il rapporto 1 a 20. Soglia minima del 34% degli investimenti della PA nel Mezzogiorno.

Immigrazione. Una nuova legge che superi la Bossi-Fini.


L'Europa. Salvare l'Europa, la straordinaria conquista messa a repentaglio dai nazionalismi, ma anche cambiarla perché prigioniera dell'austerità. Quindi puntare all'elezione diretta del presidente della Commissione Ue. Riforma della governance economica. La Bce deve essere prestatore di ultima istanza e avere mandato di perseguire non solo la stabilità dei prezzi ma anche la piena occupazione. Deve essere la Ue, e non i singoli Stati, a concedere la protezione e a garantire ai richiedenti asilo gli stessi diritti. I confini esterni dei singoli Stati devono diventare il confine unico europeo. Contro la disoccupazione una assicurazione europea. Misure fiscali per disincentivare le delocalizzazoni opportunistiche tra i paesi membri.

Tante le innovazioni sul partito. Il Pd va rilanciato. Vanno costruiti luoghi diffusi liberi e aperti per iscritti e non iscritti. Il 50% della direzione va riservato ai territori e ai giovani dem. Una nuova piattaforma web per il Pd. Fondazione Democratica aperta alle forze intellettuali e della cultura. Riorganizzare e rendere tracciabile il tesseramento. Promuovere nei Comuni e nelle Regioni alleanze nuove e vere uscendo da una stagione lunga di isolamento e di debolezza. 
 
Francesco Boccia, che ha scelto lo slogan Pd#aporteaperte, punta su lavoro, scuola e ambiente e ha nella proposta fiscale di webtax obbligatoria un puto forte del suo programma. Per il lavoro, pensa a una decontribuzione strutturale di 8.100 euro all'anno a lavoratore, con un aumento dei salari netti e riduzione del costo dei salari. Quindi cancellazione del Jobs act e del decreto Di Maio.  Per la scuola, tempo pieno obbligatorio, conto per la vita per ogni studente dalle elementari alla maturità, mille euro l'anno per i libri, trasporto e mensa. Scambio all'estero pagato dallo Stato per chi ne fa richiesta al quarto anno del liceo. Aumentare lo stipendio degli insegnanti. Riservare il 10% dei fondi pluriennali degli investimenti pubblici all'edilizia scolastica.  Nell'agenda di Boccia per l'ambiente ci sono sconti fiscali per le aziende che riducono Co" e aggravi fiscali per quelle che invece lo aumentano. L'Europa è in cima all'agenda nel momento in cui qui si gioca la sfida con i sovranisti. E quindi: unione fiscale, stessi salari, pensioni, esercito e debito. Raddoppio del bilancio comunitario e destinazione di quota obbligatoria di Pil a Ue per politiche di cooperazione e investimenti europei in Africa. Altro capitolo è quello di diritti e innovazione su cui un confronto è stato organizzato sabato tra start-up giovani e meno giovani amministratori locali e militanti Pd.
 
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