Politica

Sea Watch, l'accordo scuote il governo. Vertice Salvini-Conte alle 23 a Palazzo Chigi

Matteo Salvini con Jaroslaw Kaczynski, capo dell'ultradestra in Polonia 
Il vicepremier leghista: "Otto o ottantotto non autorizzerò nessuno a entrare in Italia. Non sono stato consultato". Delrio: "Con editto Varsavia Salvini sfiducia Conte"
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VARSAVIA -  "Il governo non cadrà, ma pretendo chiarimento immediato nelle prossime ore. Appena rientro in Italia". Da Varsavia, dove ha incontrato l'ultraconservatore polacco Jaroslaw Kaczynski, il ministro dell'Interno Matteo Salvini boccia l'accordo sostenuto dal presidente del Consiglio per la redistribuzione dei 49 migranti delle navi di Sea Watch e Sea Eye e preannuncia un vertice di maggioranza in serata. Vertice che però rischia di saltare.

Salvini resta contrario all'arrivo di alcuni degli immigrati, anche perché l'Europa deve ancora mantenere la parola e accogliere centinaia di migranti sbarcati in Italia. Il faccia a faccia con il premier Giuseppe Conte è stato fissato per le 23 a Palazzo Chigi.

È netto: "Che siano otto o ottantotto migranti, io non autorizzo nessuno a entrare in Italia". Poi rivolto al premier: "Conte manda un aereo a prenderli? Io l'aereo lo uso per altre cose". Poi aggiunge:  "Non autorizzo arrivi di migranti. Ci si consulta prima di prendere decisioni come questa. Non capisco questa accelerazione di Conte. Io ho controllo sui porti, il ministro Toninelli può decidere solo sulle acque territoriali. Per me possono calarsi con il parapendio, arrivare in elicottero, non ho controllo sullo spazio aereo".
E sull'onda dello scontro sui migranti con il M5s, il vicepremier leghista ribadisce anche che la Lega non voterà il reddito di cittadinanza a meno che non vengano previsti fondi per le pensioni di invalidità: "Sentirò a breve Di Maio - dice Salvini - mi devono spiegare perché i fondi per i disabili sono spariti".

Per il sottosegretario Giancarlo Giorgetti l'esecutivo "non è a rischio". Anche se "la vicenda non si può considerare risolta. Purtroppo, valutando oggettivamente la situazione, questo è un incentivo per qualcun altro a partire e magari a morire. Non è un caso che non ci sia stato nessuno sbarco". Sta di fatto che nella Lega la tensione è alle stelle. Gli uomini del Carroccio, fuori dall'ufficialità, parlano di "patti violati" e non escludono alcuna soluzione, nemmeno le più traumatiche.

"Siamo all'editto di Varsavia, le parole di Salvini sono una vera e propria sfiducia per Conte", è la conclusione del capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio. "Queste continue fibrillazioni - prosegue Delrio -, che oggi prendono la forma di in una vera e propria sfiducia sull'operato del premier, sono molto preoccupanti. Servono misure di lungo periodo, non è possibile che le politiche migratorie siano affrontate caso per caso mettendo in pericolo la vita di donne uomini e bambini in fuga da guerre e povertà".

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"Grazie alla mediazione del premier Giuseppe Conte raggiunto l'accordo tra Malta e l'Ue per lo sbarco dei migranti di SeaWatch e SeaEye. Le famiglie andranno in vari Paesi europei, noi ne accoglieremo alcune. L'Europa che voglio elabora strategie comuni, rapidamente non dopo settimane", afferma invece soddisfatto su Twitter il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli.

Anche Forza Italia tira un sospiro di sollievo per la soluzione trovata sui migranti. Mariastella Gelmini, presidente dei deputati di Forza Italia, scrive su Twitter: "Sbloccata la situazione navi Sea Watch e Sea Eye. Finalmente, era ora. L'Europa ha deciso di accoglierli. Alcuni arriveranno anche in Italia. Hanno vinto il buonsenso e la ragione. Adesso basta con emergenze, governo e Ue spieghino come affrontare il tema in modo strutturale".

Mentre Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, prova a tirare Salvini dalla sua parte: "Salvini dia retta a Fratelli d'italia e non al M5s di Fico e Di maio. E se non è possibile fare le cose che gli italiani chiedono, allora forse è ora di dire basta all'alleanza grillo leghista".

Per corroborare poi la sua tesi sulla chiusura delle frontiere lo stesso Salvini elenca i numeri che dimostrano come i Paesi europei non abbiano mantenuto le promesse sui ricollocamenti. "Dopo l'arrivo a Pozzallo il 16 luglio 2018 di 447 migranti a bordo delle Navi Protector e Monte Speroni era stata prevista una ricollocazione tra i paesi europei, con l'adesione volontaria degli interessati - spiega - I migranti sarebbero stati suddivisi così, secondo gli accordi: in Germania  50 persone, in Francia 50, in Portogallo 50, in Irlanda 20, in Spagna 50, a Malta 50, per un totale di 270. I trasferimenti effettivi sono stati 129 e hanno riguardato: la Germania per 23; la  Francia per 50; il  Portogallo per 19; l'Irlanda per  16;  e la  Spagna per 21. A Malta 0. Non solo. Il 26 agosto 2018 sono sbarcati a Catania 177 migranti, giunti a bordo della nave Diciotti. Anche questi dovevano essere ricollocati. Soltanto l'Irlanda ne ha presi 16", conclude il vicepremier.




 
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