Politica

Tav, lite nel governo anche su dossier alla Francia. Il Pd denuncia: "Ponti ha riferito al gruppo M5S"

Il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli (ansa)
Salvini si lamenta di non avere ricevuto le carte date ai francese. Toninelli replica: "Tra Lega e M5s perfetta simmetria informativa". I deputati dem protestano in aula e chiedono a Fico di garantire il Parlamento. E la Gelmini chiede le dimissioni di Toninelli
1 minuti di lettura
Il professore Marco Ponti si è presentato davanti al gruppo parlamentare dei deputati grillini e gl ha illustrato il famoso rapporto costi benefici sulla Tv. Ma nei giorni scorsi il ministro Danilo Toninelli gli aveva impedito di riferire a tutto il Parlamento. L'accusa arriva dal deputato dem Davide Gariglio che ha vivacemente protestato in aula con tutto il suo gruppo con il presidente Roberto Fico. "L'ho visto con i mei occhi" ha detto Gariglio,. E ha chiesto a Fico  "di far valere le prerogative del Parlamento".

Alla protesta si sono associati anche Fratelli d'Italia e Forza Italia. Il capogruppo forzista Maria Stella Gelmini fa anche un passo avanti e chiede le dimissioni di Toninelli per avere consegnato ai francesi il famoso rapporto. "Un ministro che preferisce condividere un fondamentale documento come l'analisi costi-benefici sulla Tav con gli 'interlocutori internazionali', negandolo invece al Parlamento, non può  ricoprire questo incarico", dice la capogruppo forzista. 

Ma le acque sono agitate anche denttro la maggioranza. Litigano anche  Matteo Salvini e il ministero dei Trasporti proprio sulle modalità di condivisione dei contenuti dell'analisi costi-benefici sulla Tav. Di fronte alle rimostranze del vicepremier leghista, che oggi da Terni si è lamentato di non aver ricevuto il dossier ("non ho visto nemmeno una pagina"), mentre "a Parigi già ce l'hanno", arriva la replica del Mit che precisa: "L'analisi costi benefici sul Tav Torino-Lione .- fanno sapere fonti del ministero diretto da Danilo Toninelli - viene preliminarmente condivisa con gli interlocutori diretti rispetto al progetto, che è regolato da un trattato internazionale, ossia Francia in prima battuta e Commissione Ue subito dopo".


"Successivamente e a strettissimo giro - aggiungono le stesse fonti - verrà condivisa in seno ai due contraenti del patto di Governo. M5S e Lega sono in perfetta simmetria informativa sul dossier".

Dopo poco arriva anche Luigi Di Maio a tranquillizzare l'alleato di governo: "Salvini stia tranquillo, neanche io l'ho letta l'analisi costi-benefici. Però, io quando mi sveglio penso al fatto che da Roma a Pescara ci vogliono 7 ore in treno, non mi sveglio pensando a un buco per collegare Torino-Lione. Non mi sveglio pensando a come collegare meglio italiani e francesi, ma a come collegare meglio italiani e italiani".

Dossier Tav, Di Maio a Salvini: "Tranquillo, non l'ho letto neanche io"


Un'idea evidentemente condivisa anche da Toninelli, che ieri a La7 ha detto: "Chi se ne frega di andare a Lione grazie a un buco inutile nella montagna". Affermazione alla quale i membri del comitato francese pro-Tav hanno risposto via Twitter, invitando ufficialmente il ministro a visitare Lione, rigorosamente in treno.

Tav, Toninelli: "Chi se ne frega di andare a Lione grazie a un buco inutile nella montagna"



 
I commenti dei lettori