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Regionali Abruzzo, Salvini su twitter: "Votate Lega". Il Pd: "Violato il silenzio elettorale"

Il vicepremier invita gli elettori a sostenere il Carroccio. La reazione di Nicola Zingaretti: "Non rispettano le regole e fanno propaganda. Mandiamoli a casa". Alle 19 affluenza al 43 per cento.

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PESCARA - È stata del 43% l'affluenza alle urne per le elezioni regionali in Abruzzo fino alle ore 19 di oggi. Nelle precedenti consultazioni, cinque anni fa,  era stata del 45,10%. I seggi chiudono alle 23. Lo spoglio inizierà subito dopo. Questa la percentuale di affluenza al voto provincia per provincia (tra parentesi le percentuali relative alle precedenti elezioni regionali, maggio 2014): Chieti 40,46% (42,77%), L'Aquila 44,56% (40,68%), Pescara 43,98% (47,55%), Teramo 43,96% (50,33%)

A tenere banco è la polemica sulla rottura del silenzio elettorale di Matteo Salvini.

In barba a ogni regola democratica, neanche il giorno del voto in Abruzzo sfugge all'incessante propaganda social del leader della Lega, il quale, per ben due volte, qualche minuto prima dell'apertura delle urne e poi intorno a mezzogiorno, decide di infrangere il silenzio elettorale imposto per legge, invitando gli abruzzesi a scegliere il suo partito.

“Io ce l'ho messa tutta! Oggi tocca a voi: dalle 7 alle 23, bastano 5 minuti del vostro tempo: una croce sul simbolo LEGA e vinciamo”, il primo cinguettio del “Capitano”. Seguito, poche ore più tardi, dall'esortazione a non disertare la consultazione regionale: "Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! #elezioniAbruzzo #Abruzzo #oggivotoLega". E ciò nonostante diversi utenti avessero segnalato, sin dal primo tweet, la palese violazione delle regole.

Un’insistenza per alcuni sospetta, dal momento che il secondo tweet viene pubblicato in coincidenza con la prima rilevazione sull'affluenza (il 13,42% alle ore 12 in calo rispetto alle precedenti elezioni), trasmessa dagli uffici del Viminale guidati proprio da Salvini. Un dato tutt'altro che ininfluente: secondo molti osservatori, infatti, l'alta astensione potrebbe penalizzare la coalizione di centrodestra, che sulla carta parte favorita, a tutto vantaggio del centrosinistra.

Immediata la controffensiva, sempre via social, di Nicola Zingaretti, il più accreditato nella corsa alla segreteria del Pd: “Oggi si vota in #Abruzzo e il ministro degli Interni #Salvini viola la legge elettorale facendo propaganda. Pensano al partito distruggendo l'Italia. L'arroganza e l'incapacità al potere. Iniziamo a mandarli a casa". E l'ex premier Paolo Gentiloni, scrive: "In una domenica elettorale il ministro dell'Interno non deve fare propaganda. Punto".

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