Politica

Diciotti, ai giudici di Catania anche gli atti firmati da Conte e Di Maio. Gasparri: "No a autorizzazione per Salvini"

Il presidente della Commissione Maurizio Gasparri (ansa)
Accolta a sorpresa la richiesta di Piero Grasso. Le carte saranno trasmesse alla procura che le girerà al Tribunale dei ministri per la valutazione di merito
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Il presidente della Giunta per le immunità del Senato Maurizio Gasparri informerà la presidente del Senato affinché invii ai giudici di Catania gli atti firmati dal premier Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di MaioDaniloToninelli che sono stati allegati alla memoria difensiva del vicepremier Matteo Salvini, sotto esame della Giunta per l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti sul caso Diciotti. Gasparri ha di fatto accolto, a sorpresa, la richiesta del senatore Piero Grasso su quei documenti.

La proposta di Grasso è stata nei giorni scorsi sostenuta anche da Gregorio De Falco, ex M5s. "Non c'è nessun intervento che possa costituire una dilazione dei tempi della Giunta - ha spiegato Grasso stamattina, aggiungendo che la richiesta verrà fatta "alla procura di Catania che non ha nessun potere di indagine perché ha l'obbligo, fatte le sue richieste, di trasmetterla al tribunale dei ministri di Catania che farà le sue valutazioni. Non possiamo prevederle, potrà fare anche un'istruttoria".

Diciotti, Gasparri: "Dico no all'autorizzazione, Salvini ha agito per tutelare pubblica sicurezza"

Gasparri intanto ha proposto di non concedere l'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno Matteo Salvini sul caso della Diciotti. Per Gasparri, nella sua veste di relatore, nella proposta fatta ai senatori riuniti nella giunta, "alla luce delle argomentazioni fin qui evidenziate" sottolinea "l'opportunità che la Giunta proponga all'assemblea il diniego della richiesta di autorizzazione a procedere".

Il premier aveva 'blindato' Salvini

l premier Giuseppe Conte aveva "condiviso" le decisioni prese da Matteo Salvini che, nell'agosto scorso, aveva bloccato per sette giorni lo sbarco dalla nave Diciotti di 177 migranti. Il premier si era definito "responsabile" dell'indirizzo di politica internazionale del governo che Salvini non avrebbe fatto altro che attuare. Lo ha scritto il presidente del Consiglio nel documento di quattro  pagine allegato alla memoria presentata dal vicepremier Salvini nella Giunta per l'Immunità del Senato, che dovrà decidere se concedere l'autorizzazione a procedere contro Salvini chiesta dal Tribunale dei ministri."


"Sento il dovere di precisare - aveva scritto Conte - che le determinazioni assunte in quell'occasione dal ministro dell'Interno sono riconducibile a una linea politica sull'immigrazione che ho condiviso nella mia qualità di presidente nel Consiglio con i ministri competenti, in coerenza con il programma di governo" scrive il presidente del Consiglio nel documentl. "Le azioni poste in essere dal ministro dell'Interno si pongono in attuazione di un indirizzo politico-internazionale, che il governo da me presieduto, ha sempre coerentemente condiviso fin dal suo insediamento. Di questo indirizzo, così come della politica generale del governo, non posso non ritenermi responsabile, ai sensi dell'articolo 95 della Costituzione".
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