Politica

M5S, Grillo: "Basta aggressioni a colpi di onestà e manette". Protesta davanti al teatro: "Ci hai venduti a Casaleggio"

La protesta davanti al teatro Brancaccio  
Il cofondatore del Movimento si esibisce a Roma: "Rendere intelligente la Lega è quasi impossibile", dice. E poi: "Non ci sono più i grillini". Un gruppo di ex militanti protesta per il voto su Salvini
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"Basta con la storia degli scontrini, ora bisogna far diventare intelligenti quelli della Lega, che vivono in un altro mondo...", dice Beppe Grillo. Ennesima data del suo Insomnia, al teatro Brancaccio. A poche ore dal voto della giunta che ha detto no al processo per Matteo Salvini. Con il contributo decisivo dei senatori M5S. E fuori un gruppo protesta: "Ci hai venduti a Casaleggio". 


Nel copione di Grillo la politica è sempre di sfondo, tra molti rimandi ma sempre tra le righe, con la fase difficile dei 5 Stelle che diventa per un attimo oggetto di autosatira, oppure chissà: "Basta essere aggressivi, ci sono quelli del Pd che ci gridano onestà onestà, noi che rispondiamo con le manette... basta, dovremmo confessargli che stiamo portando avanti le loro cose".
 
In platea non c'è nessuno dei big del Movimento, ormai il fondatore è quasi un corpo estraneo; e infatti saluta il direttore del Fatto Marco Travaglio seduto in sala, fa intendere di aver letto e condividere le pesanti critiche del giornalista dopo il salvataggio dal processo per Matteo Salvini deciso sulla piattaforma Rousseau. Però più di così Grillo non va, eretico ma non troppo, critico ma senza specificare davvero. "Sono diventato un comico governativo, ma come si fa? Per strada mi gridano di tutto, pensano che io possa fare qualcosa. Cosa volete da me?!", e tutti ridono. E ancora: "I grillini? Non ci sono più".
 
Grillo scherza su Salvini che gira per l'Italia come una trottola, "si traveste da pompiere, da 'negro"", però salta di palo in frasca, quando tocca la politica non offre mai un concetto di senso compiuto al pubblico: il comico vorrebbe dire, forse vorrebbe confessare ciò che pensa davvero ma - evidentemente - non può. Non resiste e insulta di nuovo il presidente francese Emmanuel Macron, "uno psicopatico violentato da una quarantenne quando aveva 15 anni". Parla del presente, fatto di una "società meticcia". E sulla Tav, "parliamo di sì Tav e no Tav, ma sono allucinazioni, facciamo infrastrutture per far viaggiare treni e navi mezzi vuoti, è un progetto vecchio di venti anni". 
 
(lapresse)

Fuori dal teatro, prima dell'inizio dello spettacolo, vecchi ed ex attivisti del Movimento con i cartelli "Grillo traditore" litigavano con nuovi e intransigenti militanti sostenitori del governo. Un gruppo rimprovera al cofondatore di aver lasciato il Movimento nelle mani del vicepremier. "Da mai con i partiti ad alleati di governo della lega ladrona: il cambiamento", recita un cartello. "Ci hai venduti a Casaleggio", è un'altra delle scritte. E ancora: "Rousseau-Trouffeau". E c'è chi chiede: "Grillo, dimettiti da garante". Sicché il comico per entrare ha dovuto seminare tutti col taxi, infilandosi di nascosto da un ingresso secondario. Inconvenienti del mestiere, qualunque esso sia.



 
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