Politica

Salvini ai 5S: "Avanti con le grandi opere". Conte: "Ma noi non abbiamo bloccato nulla"

Matteo Salvini (agf)
Di Maio: "Basta attacchi al Movimento". E in Basilicata il ministro dell'Interno dal palco a un contestatore: "Avrai 10 migranti a casa per tutta la vita"
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POLICORO (Matera) - "C'è bisogno di fare presto e di fare bene: ci sono 300 cantieri fermi in Italia perché, evidentemente, chi ha governato prima ha dormito. Io sono pronto a votare lo 'sblocca-cantierì e il nuovo codice degli appalti anche questa settimana in Consiglio dei Ministri". Matteo Salvini riceve cori e abbracci in Lucania e rafforza la sua linea pro-opere pubbliche, a margine dell'ennesimo tour elettorale per provare a conquistare un'altra regione. E non esita ad attaccare i 5Stelle: "Sulle opere pubbliche la penso in maniera diversa rispetto ai miei alleati di governo: c'è bisogno di andare avanti, non di tornare indietro". Accuse che Di Maio non lascia senza repliche. "Salvini dice che noi non vogliamo le opere? Non è vero ma non voglio commentare, siamo alleati di governo ed entrambi vogliamo che il governo vada avanti. E andrà avanti. Quello che chiedo è basta attacchi gratuiti al M5S, pensiamo a lavorare per il Paese".

Opere pubbliche, Salvini: "Con i no non si va da nessuna parte, bisogna andare avanti"

Da Caltanissetta, in visita per i lavori sulla stradale 640 verso Agrigento, interviene il premier Giuseppe Conte: "Lavoreremo a tutte le infrastrutture, non è vero che abbiamo bloccato lavori. La crisi del settore delle costruzioni è una crisi che non abbiamo creato noi, ce la siamo trovata, bastava guardarla e tutti gli addetti ai lavori lo sanno. Lavoriamo in modo sistematico a tutti i livelli, anche con gli enti locali - aggiunge - Per quanto mi riguarda non esistono colori politici, governatori di destra, di centro o di sinistra". 

Ma Salvini è in campagna elettorale e pensa agli interessi della Lega. Domenica 24 tocca difatti alla terra finora considerata feudo Pd: il tasto su cui picchia a lungo il ministro dell'Interno e leader della Lega.

"In Basilicata avete la monarchia da troppo tempo, e il 24 tocca a voi dire se continua oppure no. Quanti sono, i fratelli Pittella? Esce uno, entra un altro". Il vicepremier è tornato in Basilicata alle 8.30, stavolta fa tappa tra Scanzano, Policoro e Matera e punta dritto contro Gianni e Marcello Pittella, il primo parlamentare dem , l'altro è il governatore travolto otto mesi fa dall'inchiesta su concorsi e appalti truccati alla Sanità e sospeso per la legge Severino (dopo gli arresti domiciliari, poi revocati). Entrambi dominatori di un feudo dem che, per la prima volta, appare davvero insidiato dal centrodestra compatto. Il candidato di Forza Italia è l'ex generale Vito Bardi, contro l'esponente del centro sinistra Carlo Trerotola e contro Antonio Mattia dei 5S".

Basilicata, Salvini sbeffeggia oppositore: "Avrai la gioia di mantenere a vita dieci bei migranti"

"Loro governano da trent'anni, ma mi pare che per una visita medica la sanità lucana preveda anche un anno e mezzo di attesa, che su agricoltura e bonus bebé non ci siamo, e mi sa che con i soldi del petrolio nessuno di voi si é arricchito, forse altri sì", affonda Salvini. Cori e accoglienza festosa a Policoro, piazza Heraclea è gremita, nonostante le temperature precipitate e il cielo livido. Ce n'è subito per un giovane che ha osato esporre una scritta "Noi accogliamo, c'è spazio". Salvini comincia sul palco da lui: "Allora questo bravo ragazzo accoglierà 10 migranti a casa sua, tutta la vita". Ola di apprezzamento dal pubblico.

Poi il leader leghista torna sui tuoi temi : le infrastrutture "da fare: in una terra così bella , devo metterci tra le 5 e le 6 ore per arrivarci? Con qualunque mezzo: assurdo. Che cosa hanno fatto per voi negli ultimi trent'anni ?". Poi il caso Diciotti : "Non ho paura di nessuno, ho agito per il Paese. Forse hanno paura loro, perché la festa è finita?". Ma il comizio è breve: appena 10 minuti, fa freddo e il ministro, avevano detto dal palco, "è stanco, è provato,". Non sembra affatto, in realtà: tra una sigaretta e l'altra, il vicepremier si offre pazientemente alla carica (pressante ed entusiasta ) dei selfie. Almeno 35 minuti e centinata di mani, di scatti, di sorrisi. Tutti in fila. Mentre scorrono le note del nuovo inno - copyright di una militante di Frosinone- "Tutti insieme con Salvini si può fare, noi non stiamo qui a guardare".
 
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