Aveva rischiato di diventare il nuovo "caso Vacciano" del Parlamento italiano, per ricordare il senatore ex cinque stelle poi gruppo Misto, che nella scorsa legislatura per ben cinque volte provò a uscire da Palazzo Madama senza mai riuscirci. Al deputato di Fdi Guido Crosetto è andata meglio: ce l'ha fatta al terzo tentativo a ottenere le dimissioni. Il coordinatore del partito di Giorgia Meloni vuole fare a tempo pieno il presidente dell'Aiad, la Federazione che riunisce le aziende del comparto difesa, aerospazio e sicurezza. Un ruolo peraltro incompatibile con quello di parlamentare.
E così oggi, con l'astensione di Fdi e Forza Italia richiesta come "piacere personale" dallo stesso Crosetto, l'aula di Montecitorio ha accolto la sua richiesta di dimissioni. I sì sono stati 231, i no 31, gli astenuti 126. Da questo momento, quindi, il coordinatore di Fdi è ufficialmente dimesso da deputato. Il voto è stato accolto da un applauso dell'Assemblea.
In un breve intervento prima della votazione, Crosetto ha ribadito le ragioni per le quali chiedeva di lasciare il suo scranno a Montecitorio. "La mia - ha ribadito - è una decisione sofferta. Non è una scelta di convenienza ma è dettata dal ragionamento. Ho avuto in questi anni la consapevolezza di servire a qualcosa di più grande di me. Questa Aula ci da la consapevolezza del nostro ruolo, ci rende migliori. Ho rispettato tutti e da tutti sono stato rispettato. Sono onorato di essere stato qui. Il mio impegno politico continuerà", ha concluso.
E così oggi, con l'astensione di Fdi e Forza Italia richiesta come "piacere personale" dallo stesso Crosetto, l'aula di Montecitorio ha accolto la sua richiesta di dimissioni. I sì sono stati 231, i no 31, gli astenuti 126. Da questo momento, quindi, il coordinatore di Fdi è ufficialmente dimesso da deputato. Il voto è stato accolto da un applauso dell'Assemblea.
In un breve intervento prima della votazione, Crosetto ha ribadito le ragioni per le quali chiedeva di lasciare il suo scranno a Montecitorio. "La mia - ha ribadito - è una decisione sofferta. Non è una scelta di convenienza ma è dettata dal ragionamento. Ho avuto in questi anni la consapevolezza di servire a qualcosa di più grande di me. Questa Aula ci da la consapevolezza del nostro ruolo, ci rende migliori. Ho rispettato tutti e da tutti sono stato rispettato. Sono onorato di essere stato qui. Il mio impegno politico continuerà", ha concluso.