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Via della Seta, Salvini: "Le chiavi di casa agli italiani". E Di Maio: "La posizione della Lega è schiacciata"

Botta e risposta a distanza tra vicepremier sul memorandum d'intesa con la Cina: piace ai 5 Stelle, la Lega ha dubbi. Moavero: "La sicurezza prima dell'economia"

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Nuova puntata dello scontro sul memorandum d'intesa con la Cina tra Lega e Cinque Stelle. Ad accendere le polveri in mattinata è stato Matteo Salvini che, parlando in Basilicata, ha detto: "Voglio controllare chi viene a investire in Italia, su cosa viene a investire e che non siano settori strategici. E ancora: "Voglio controllare settori strategici per la sicurezza nazionale" perchè "le chiavi di casa le devono possedere gli italiani".  Infine il ministro dell'Interno ha aggiunto che "dal mio punto di vista non ci sarà nessun problema con gli Stati Uniti". Anche Giancarlo Giorgetti, sottosegretario leghista alla Presidenza del Consiglio, è tornato sulla Via della Seta, distinguendo tra "i memorandum che non hanno valore giuridico vincolante e gli accordi".
"Su questi ultimi - ha spiegato Giogetti a margine della sua visita a MadeExpo, a Rho, nel Milanese - ci vuole particolare attenzione in particolare nel settore delle telecomunicazioni, delle infrastrutture, quelle che impattano sulla sicurezza. Siamo concentrati su questo per fare l'interesse dell'economia italiana, naturalmente in collaborazione con la Cina ma senza mettere in discussione quelli che sono i principi della sicurezza nazionale". E su possibili problemi con la Nato Giogetti ha detto che "le cose che minacciano di intaccare la sicurezza del Paese e anche i rapporti con gli alleati che garantiscono questa sicurezza non saranno fatte. Ma su questo siamo d'accordo col Movimento Cinque Stelle, credo e spero". Circa le indiscrezioni su una possibile intesa tra i due Paesi sul debito pubblico italiano Giorgetti è stato netto: "Non mi risulta che ci siano accordi sul debito pubblico, se ci fossero andrebbero attentamente valutati".

L'altro vicepremier, Luigi Di Maio, per i Cinque Stelle ha affidato la sua risposta a un post su Facebook: "Io sono dell'idea che l'Italia debba rispettare i propri alleati atlantici e onorare sempre gli impegni presi, ma che possa anche scegliere come e dove andare. Occorre fare le cose con coscienza e responsabilità. Mi auguro che la Lega sia della stessa idea, perché negli ultimi giorni ho visto posizioni diverse, un pò schiacciate su quello che chiedono gli altri Paesi e non su quello che vuole e fa bene all'Italia. Mi ha sorpreso, non lo nascondo". Di Maio prosegue scrivendo che "sono giorni in cui leggo molta confusione tra le opinioni politiche, piuttosto avventate, di qualcuno. Sulla via della Seta ad esempio ho assistito a un dibattito surreale. Un accordo che ho voluto fortemente, perché servirà a spingere il nostro Made in Italy e le nostre eccellenze in un mercato dove ancora non riusciamo ad arrivare.
Significa più crescita, più economia, più sviluppo per le nostre imprese e più lavoro. Eppure qualcuno è riuscito a montarci su un film, parlando di presunte preoccupazioni degli Stati Uniti verso l'Italia. E c'è chi ha persino fatto eco a queste preoccupazioni, strumentalizzandole. Vedete, il meccanismo ormai è lo stesso da decenni: ogni volta che il nostro Paese prova a muovere un passo autonomamente, come in questo caso, c'è sempre chi accende una spia d'allarme. È accaduto lo stesso con l'Europa su quota 100, sui truffati dalle banche e sul reddito di cittadinanza".

Prova a mediare il ministro degli Esteri Enzo Moavero, parlando a L'intervista su Sky Tg24: "Le preoccupazioni legate a profili di sicurezza dei nostri alleati sono in primis le nostre preoccupazioni. Nulla della tradizionale alleanza, amicizia e vicinanza con gli Usa è messa in discussione con un memorandum o un altro tipo di atto, noi rimaniamo legati al pilastro dell'alleanza con gli Usa. Stiamo parlando di un memorandum, che indica delle dichiarazioni di intenti e la possibilità di eventuali discussioni su diversi settori". Per il capo della diplomazia italiana le garanzie per i cittadini e per il nostro Paese "hanno la precedenza sulle opportunità economiche". Moavero ha anche parlato della questione F35: "Il mio parere è che gli impegni presi vadano mantenuti ma questo non impedisce che tra i contraenti possano esserci riflessioni e negoziati"
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