Politica

Verona, la senatrice Drago rompe il fronte 5S e va al forum. Ira dei vertici. La ministra Grillo: "Spero non ne condivida i toni"

La senatrice M5S Tiziana Drago al Congresso delle famiglie di Verona  (lapresse)
La parlamentare dissidente: "Nel Movimento anche sostenitori della famiglia tradizionale". Spadafora assicura: "Quei temi non saranno mai nell'agenda del governo". La responsabile della Salute: "È una manifestazione di estrema destra". Il leghista Pillon: "La 194 va applicata soprattutto per la prima parte, che parla di tutela della gravidanza"
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Dopo settimane di polemiche, il congresso di Verona sulla famiglia è partito all'insegna di un attacco alla legge 194 da parte di Massimo Gandolfini, leader del Family day. E con nuovi scambi di accuse tra i due partner di governo: M5S e Lega. Ma c'è una parlamentare grillina che ha rotto il fronte compatto del Movimento, che ha sempre definito il forum figlio di una visione medievale della famiglia e della donna. È la senatrice Tiziana Drago che è intervenuta a sorpresa al congresso.

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"Sono presente più per scelta personale - ha detto dal palco - non è stato assolutamente semplice decidere di venire qui, penso che sia intuibile". "Però - ha aggiunto - ci tengo a sottolineare che il movimento 5 stelle non è quella realtà politica che viene delineata e non è nemmeno quella realtà politica legata solo alle dichiarazioni di questi giorni. Ci sono anche dei senatori e dei deputati che hanno apertura nei confronti della famiglia naturale". Un intervento che, stando a indiscrezioni, ha provocato l'irritazione dei vertici. "I probiviri - sottolineano sempre fonti M5S all'Adnkronos - "hanno tutti gli strumenti per aprire un'istruttoria se lo ritengono opportuno". Tanti i militanti che hanno preso posizione contro la senatrice, intervenendo sulla sua pagina Fb. "Va espulsa", è stato il commento ricorrente. "Ha infangato il nome del Movimento", dice Sergio Parrinello. "Ora vai a farti eleggere da Berlusconi", scrive Marcello Essenziale.


"Sono stata coordinatrice dell'associazione nazionale famiglie numerose e presidente del forum delle associazioni familiari - si difende lei - non era mia intenzione attaccare nessuno né criticare altre posizioni, ma soltanto costruire, ascoltare e dialogare rispettando i punti di vista di ognuno".

Di tutt'altro segno, non a caso, le dichiarazioni dei rappresentanti del Movimento al governo: "Noi non arretriamo. È una manifestazione fortemente ideologizzata, chiaramente di estrema destra", ha detto la ministra della Salute Giulia Grillo, parlando della manifestazione di Verona. A questo congresso  "si paragona, a detta di alcuni relatori, l'omosessualità al satanismo: questa è quella che mi fa un po' più ridere, se mi permettete - ha aggiunto -, perché è ai limiti del ridicolo ed è ovviamente priva di qualsiasi fondamento scientifico". Sottolinea che i 5Stelle sono "diversi dalla Lega". E a Tiziana Drago dice: "Mi auguro che non condivida i toni che possono utilizzati da alcuni relatori nei confronti degli omosessuali o delle unioni civili".

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Altro intervento molto duro sul forum delle famiglie è quello di Vincenzo Spadafora, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, del Movimento 5 Stelle: "Io mi sento di poter dire, come rappresentante del governo, che quello di cui si discuterà lì non sarà mai nell'agenda di questo governo".

Il senatore leghista Simone Pillon - autore del contestato disegno di legge sull'affido - si fa notare per una dichiarazione sulla 194: Sull'aborto "c'è una legge nazionale che va applicata, e spero che venga applicata completamente, soprattutto nella prima parte". "A me interessa - ha aggiunto - che venga applicata tutta la legge 194, che parla di tutela della donna e della gravidanza soprattutto nella prima parte. Credo che si debba applicare anche quella".

Matteo Salvini è costretto sulla difensiva: "Quella sul Congresso sulla famiglia di Verona è una polemica costruita sul nulla dalla sinistra. Non si discute sulla revisione dell' aborto del divorzio, della libertà di scelta per donne e uomini".

Così il governatore del Veneto, Luca Zaia: "Gli estremismi non portano da nessuna parte".

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Battibecco, a margine del Congresso, tra il vicepresidente del Forum, Jacopo Coghe, e il senatore di +Europa, Benedetto Della Vedova. Della Vedova si era avvicinato all'ingresso per rilasciare dichiarazioni ai giornalisti, quando Coghe lo ha raggiunto, interrompendolo.
 
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