Politica

Osservatorio Eurispes: "Salvini protagonista incontrastato dei tg, staccato Conte, solo terzo Di Maio"

Matteo Salvini (ansa)
Il vicepremier leghista ha un record assoluto nei titoli e nei tempi di parola. Per Berlusconi risalita sulle testate Mediaset per le amministrative. Il Pd quasi un fantasma, almeno fino alle primarie. E i dem annunciano proteste
1 minuti di lettura
Matteo Salvini è il protagonista assoluto dei Tg italiani. Lo scontro tra Lega e 5Stelle sui palinsesti tv ha un vincitore incontrastato: il ministro dell'Interno. Tra ottobre 2018 e marzo 2019 il vicepremier leghista ha collezionato quasi 900 presenze nelle titolazioni dei Tg delle sette testate generaliste in prima serata (per l'esattezza 871). Nettamenente staccato, in seconda posizione, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con 682 presenze. Solo terzo l'altro vicepremier e leader dei 5Stelle Luigi Di Maio, che si ferma a 656. Questo il risultato del Rapporto semestrale dell'Osservatorio Tg dell'Eurispes, basato sull'elaborazione dei dati Agcom.

Il tutto all'indomani dell'ultima polemica tra Lega e 5Stelle, con il Carroccio che accusava il Tg1 di aver dato una rappresentazione del Congresso sulla famiglia troppo sbilanciata sulla linea critica espressa Luigi Di Maio. Nuove scintille che hanno sullo sfondo la strategia leghista per provare a mutare gli assetti in Rai, se non subito almeno dopo le europee.


Secondo i  dati pubblicati da Agcom relativi a febbraio 2019, Salvini ha beneficiato, nella duplice veste di vicepremier e leader leghista, di un tempo di parola medio nei sette Tg pari al 10,02% del totale, ben più alto nei tg Rai. Per Di Maio la percentuale scende al 9%, per Conte al 6,78%, per Mattarella al 4,29%.


Dai numeri si registra la quasi totale assenza delle opposizioni nel prime time dell'informazione. Per Silvio Berlusconi si segnala una risalita in occasione delle elezioni regionali, grazie all'apporto delle testate Mediaset (36 presenze nei titoli delle tre testate a febbraio). Il Pd, invece, è quasi una formazione fantasma. Si evidenzia "come la sua esistenza in vita venga certificata dai tg solo a marzo, grazie alla campagna delle primarie che hanno incoronato Nicola Zingaretti" si legge nella sintesi del rapporto. Il nuovo leader del Partito democratico registra nel periodo un totale di 62 presenze, passando dalle 8 di ottobre alle 37 di marzo.

Tornando a Salvini, la sua voce è più che presente ma in modo differente a seconda della testata: dal 16,7% del Tg2, al 7,10% del Tg3, mentre sulle testate Mediaset oscilla intorno all'8%. Anche i temi di cronaca o di economia - dall'immigrazione alla Tav - risultano schiacciati sulla disputa politica tra i due vicepremier.

L'esito del rapporto spinge il Pd a minacciare "proteste clamorose". A parlare è Marco Miccoli, coordinatore della comunicazione Pd, che dice. "Oramai si deve parlare apertamente di occupazione della Rai da parte di Salvini, dominus incontrastato, e di Di Maio. Una presenza incompatibile con le regole di un Paese democratico. Non resteremo a guardare e metteremo in campo tutte le iniziative necessarie, anche ricorrendo a forme clamorose di protesta".



 
I commenti dei lettori