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Verona, il sindaco: "Di Maio non venga al Vinitaly". M5S: "Si scusi". Ma gli organizzatori del forum: "Inizia a capire"

Il sindaco di Verona Federico Sboarina (fotogramma)
Il primo cittadino Sboarina: "Il vicepremier rischia il Daspo urbano per le offese, ci ha chiamati sfigati. Non venga a cercare passerelle". I 5Stelle: "È sconcertante, non ha contatto con la realtà". Intanto arriva un'apertura dalle associazioni che hanno dato vita al forum
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"Se esistesse il Daspo urbano per le offese arrecate, Di Maio a Verona lo meriterebbe". Fa discutere, in città e non solo, l'invettiva riservata al leader 5 Stelle dal sindaco Federico Sboarina. "Per il vicepremier Di Maio - è l'affondo di Sboarina - Verona è una città di sfigati e fanatici solo perché ha ospitato il Congresso della famiglia, allora lo invito a non venire in città nemmeno fra pochi giorni quando ha in programma la sua visita al Vinitaly. Può andare da un'altra parte a fare la sua passerella elettorale, visto che la città è la stessa che lui ha insultato. E il Comune di Verona che ha co-organizzato il congresso è lo stesso che è socio di maggioranza in fiera". Frasi esplosive, al termine di una tre giorni - quella del congresso sulla famiglia - in cui Lega e 5Stelle si sono riservati colpi e accuse al veleno.


Il riferimento di Sboarina è al Vinitaly, che si terrà da venerdì 5 a lunedì 8 aprile. Manifestazione cui l'anno scorso parteciparono sia Di Maio che Salvini, quando ancora le trattative per la formazione del governo gialloverde erano in alto mare. Inevitabile la reazione dei 5Stelle. "Sboarina è sconcertante, si scusi", dice la presidente della commissione giustizia, Francesca Businarolo. Ancora più duro il sottosegretario Mattia Fantinati. "Purtroppo le dichiarazioni del sindaco di Verona Federico Sboarina mostrano quanto l'uomo sia totalmente scollegato dalla realtà. Dopo la tre giorni di Congresso delle Famiglie - attacca Fantinati - evento dai contenuti decisamente opinabili costato ai cittadini veronesi la bellezza di 150 mila euro, si permette di diffidare un ministro del governo italiano dal partecipare a una manifestazione pubblica di rilevanza internazionale di cui non è proprietario né il Comune di Verona né il sindaco".



A sorpresa, però, a qualche ora di distanza dall'inizio della polemica, un'apertura a Di Maio arriva proprio dagli organizzatori del controverso forum. Che però tornano a utilizzare la stessa parola 'sfigati'. "Nel prossimo Def oltre allo sblocca-cantieri ci aspettiamo lo sblocca-famiglie. In questo senso diciamo che comincia a capire Luigi Di Maio che poteva venire al Congresso e contribuire al dibattito, visto che ha annunciato il coefficiente familiare e sconti su baby sitter, pannolini e asili. Allora non eravamo proprio degli sfigati", dicono Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente del Wcf Verona e di Pro Vita e Famiglia.




 
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