Pd, più vicina l'intesa con Mdp. Speranza: "Mi ha chiamato Timmermans, chiede di stare insieme"

Roberto Speranza 
Il coordinatore di Articolo 1 racconta della telefonata di oggi con Zingaretti e dell'invito ricevuto dal candidato alla presidenza Ue dei socialisti europei. Accordo scontato? "Non ancora". E pone alcune condizioni. Sabato e domenica il congresso a Bologna
1 minuti di lettura
"Mi ha chiamato Timmermans per dire che sarebbe un peccato non riunire in una unica lista tutte le famiglie socialiste in vista delle europee". Roberto Speranza ha appena avuto un colloquio telefonico con il segretario dem Nicola Zingaretti. Racconta dell'invito all'unità sollecitato dal candidato alla presidenza Ue dei Socialisti europei, Frans Timmermans e anche della trattativa per un ritorno a una casa (lista) comune il 26 maggio degli ex dem.



Speranza è il coordinatore di Mdp-Articolo 1, il gruppo di Pd capitanati da Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema e Speranza appunto, che nel novembre 2017 lasciarono il partito allora guidato da Renzi e che poi confluirono per le politiche del 2018 in Leu (Liberi e uguali) con Pietro Grasso.


Ora è un'altra fase. Sancito il divorzio da Leu, il cui simbolo non è neppure più utilizzabile per disaccordo e veti tra i partner, Mdp sabato e domenica a Bologna terrà il suo congresso. Ha invitato Zingaretti, che ha promesso di esserci. Mdp si struttura in partito, ma intanto intreccia e rende stabile l'alleanza con i Dem, non solo per le amministrative ma anche in vista delle europee.

Tutto scontato? Non ancora. Speranza pone alcune condizioni perché il matrimonio del 26 maggio si faccia: "Innanzitutto il percorso deve indicare un profilo politico comune, ovvero dobbiamo muoverci nel segno del britannico Jeremy Corbyn, del portoghese Antonio Costa, dello spagnolo Pedro Sànchez. Se è chiaro che questo è l'orizzonte, allora possiamo procedere tranquillamente".

Altra richiesta di Speranza è che la rappresentanza della sinistra di Articolo 1 nelle liste sia in tutte le cinque circoscrizioni previste per le europee. Non sarebbe cioè concepibile che in alcune circoscrizioni ci siano candidati di Mdp e in altre no. Ancora: "Simbolicamente è importante che ci siano rappresentanti del mondo del lavoro nella lista di Zingaretti". Sempre precisa Speranza.

I nomi sono tutti ancora in ballo. In pole position c'è Vincenzo Colla, vice segretario della Cgil, dopo il no definitivo di Susanna Camusso. E poi Mdp vorrebbe la ricandidatura degli uscenti eurodeputati Massimo Paolucci e di Antonio Panzeri mentre Flavio Zanonato ha scelto di non ricandidarsi.

In genere la sinistra ex dem è ottimista: se la scommessa di Zingaretti è superare anche solo di un punto i 5Stelle, ebbene Mdp-Articolo 1 è convinta di contribuire a fare la differenza.
 
I commenti dei lettori