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Libia, Conte conferma: "Contatti diretti con emissari di Haftar e Serraj, Italia preoccupata per escalation militare"

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini 
Il premier teme il rischio di una crisi umanitaria e del ritorno del terrorismo. Salvini: "Se la Francia gioca alla guerra, non starò a guardare". Di Maio: "No a Libia-bis"
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"In questi mesi sono stato, e sono in questi stessi giorni ed ore tuttora in contatto diretto, con i due principali attori libici, il presidente Serraj e il generale Haftar (con quest'ultimo nelle scorse ore ho avuto un contatto attraverso un suo emissario), così come con gli altri protagonisti del panorama politico interno". Lo afferma il premier Giuseppe Conte nell'audizione alla Camera sulla crisi in Libia. "Il mio sostegno al governo di Accordo nazionale è andato in questi mesi di pari passo con una forte azione di 'moral suasion' volta a identificare ogni possibile spazio di intesa politica con gli altri attori", ha detto ancora il premier italiano.

"Gli ultimi sviluppi in Libia e in particolare l'escalation militare sono motivo di forte preoccupazione per l'Italia, così come lo sono e devono esserlo anche per tutta l'Europa e per l'intera Comunità internazionale", è l'allarme di Conte.  "Il succedersi degli scontri e l'aumento dei morti - stimati in alcune centinaia - e di feriti, ma anche degli sfollati, segnalano un concreto rischio di crisi umanitaria che va scongiurato rapidamente. L'emergenza umanitaria, con conseguenze sui flussi migratori, così come il riaffacciarsi dello spettro dell'insorgenza terroristica dimostrato dal recente attentato perpetrato da Daesh a Fuqaha, impongono determinazione e rapidità di azione", ha detto ancora.

"Ho ribadito - e ribadisco ora in quest'aula - il nostro pieno sostegno al Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres e al suo Rappresentante speciale Salamé per riportare le parti al tavolo negoziale e riattivare il processo politico guidato dalle Nazioni Unite, che la Conferenza di Palermo era riuscita a riportare al centro dello sforzo internazionale. Al momento la nostra Ambasciata a Tripoli resta operativa e a pieno regime. Anche il personale militare italiano presente in Libia non è stato evacuato. I nostri interessi sul terreno sono parimenti tutelati", ha concluso Conte.

Sulla Libia sono intervenuti anche Matteo Salvini e Luigi Di Maio. "Sarebbe gravissimo se per degli interessi economici la Francia bloccasse un'iniziativa europea" per la pace in Libia, "giocasse a fare la guerra e stesse appoggiando una parte che combatte. Da ministro dell'Interno non starò a guardare: stiamo approfondendo, ci sono delle evidenze purtroppo, è questione di ore". Matteo Salvini, ospite di Rtl 102.5 interviene sul presunto sostegno di Parigi all'offensiva del generale Haftar contro Tripoli.

Sulla Libia interviene anche il vicepremier pentastellato Luigi Di Maio, sulle stesse posizioni del collega leghista: "Non servono prove di forza o altro. È inutile che qualcuno faccia il duro o dica 'ci penso io', questo governo l'unica cosa che deve fare è tenere in sicurezza l'Italia, le sue aziende e il mediterraneo, supportando il piano delle Nazioni Unite. Escludiamo del tutto ogni possibile intervento miliare dell'Italia in Libia, nè oggi nè mai e nè oggi nè mai sosterremo possibili interventi di altri Paesi. Non ripeteremo gli errori del passato. Una Libia bis non la vogliamo, anzi vogliamo che il processo di pacificazione in Libia sia inclusivo e intra-libico".

Il leader leghista torna anche sul tema delle scorte, dopo aver ribadito ieri alla festa della Polizia di "non voler trasformare gli agenti in autisti". Oggi, dopo aver garantito protezione per i giornalisti minacciati, ribadisce: "Ci sono circa 2mila agenti che accompagnano e proteggono ogni giorno Tizio o Caio, qualcuno è in pericolo, qualcuno ce l'ha ormai come status symbol da 10/15 anni".

Salvini risponde anche a una domanda sulla possibilità di avere in futuro un sindaco leghista a Roma: "Se ci chiamano noi ci siamo. Mi è rimasto impresso quel 'dajè Mattè'" dei romani incontrati per strada".

 
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