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Siri, cresce l'irritazione di Di Maio. Cantone: "Già colpevole di bancarotta, reato grave"

Il vicepremier cinquestelle a Salvini: "Sbalordito da contatti con Berlusconi e minacce di fare cadere il governo"
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"Buongiorno, anche oggi la lega minaccia di far cadere il governo". All'indomani dello scoppio del caso Siri, inizia così il post di Luigi Di Maio su Facebook, che esamina il clima di tensione nella maggioranza alle prese con gli sviluppi delle inchieste giudiziarie. Mentre Raffale Cantone, presidente dell'Autorità Anticorruzione ospite di Circo Massimo su Radio Capital, definisce "grave" il reato di bancarotta fraudolenta per il quale il sottosegretario leghista venne condannato nel 2014.


"Lo aveva già fatto con la Tav - attacca Di Maio nel suo post -  Sembra ci siano persino contatti in corso con Berlusconi per fare un altro esecutivo. Sono pieni i giornali di queste ricostruzioni e lo trovo gravissimo. Sono davvero sbalordito".

"Trovo grave -avverte il leader politico M5S rivolto a Matteo Salvini- che si prenda sempre la palla al balzo per minacciare di buttare via tutto. Ma dov'è il senso di responsabilità verso i cittadini? Dove è la voglia di cambiare davvero le cose, di continuare un percorso, di migliorare il Paese come abbiamo scritto nel contratto?", si chiede il vicepremier.

"L'Italia -sottolinea Di Maio- non è mica un gioco, l'Italia siamo noi e milioni di famiglie in difficoltà che vogliono un segnale. L'Italia non è un trofeo".

Il vicepremier cinquestelle torna anche sul caso Siri: "Trovo gravissimo che la Lega con così
tanta superficialità ogni volta che gli gira minacci di far cadere il governo. Ma poi per cosa? Per non mettere in panchina un loro sottosegretario indagato per corruzione (che potrà poi rientrare nel governo laddove, mi auguro, si risolvesse positivamente la questione) sono pronti a far saltare tutto e a tornare con Berlusconi? Questo è il valore che danno all'Italia?".

Anche il sottosegretario agli Esteri Manlio Di Stefano sostiene le posizioni di Di Maio: "Far cadere il governo perchè hanno indagato un loro sottosegretario lo troverei irresponsabile di fronte ai cittadini. Il nostro non è stato un attacco alla Lega. Il ritiro delle deleghe a Siri è un atto dovuto. C'è un'inchiesta in odore di mafia e bisogna salvaguardare le istituzioni".

Come detto Cantone a Circo Massimo replica a Matteo Salvini che ha definito il sottosegretario ai Trasporti Armando Siri "persona onesta e specchiata" nonostante abbia alle spalle il patteggiamento di una condanna a un anno e otto mesi per bancarotta fraudolenta. "Il giudizio di specchiatezza ha anche un che di soggettivo. Per me uno che patteggia una bancarotta è colpevole di una bancarotta. Poi io ho le mie valutazioni ritenendo che la bancarotta sia un reato grave, evidentemente il ministro Salvini la pensa diversamente".

Cantone: "Siri ha patteggiato per bancarotta. Per me è grave, per Salvini no"


 
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