Politica

Il ministro dell'Interno Matteo Salvini con la sindaca di Roma, Virginia Raggi, in una immagine del 25 luglio 2018 (ansa)

Scontro sul 'Salva Roma': Salvini annuncia lo stralcio, l'ira di Conte: "Non siamo i tuoi passacarte"

Vicepremier leghista: "I debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani".Zingaretti: "In Italia non c'è più un governo"

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Toni accesi in cdm e un premier Giuseppe Conte irritato per la 'prova di forza' di Matteo Salvini, che ha annunciato lo stralcio dal testo del dl crescita del cosiddetto Salva Roma quando il cdm era ancora corso e - sostengono i grillini - nulla era stato deciso. Tanto che il premier si sarebbe lasciato scappare una velenosa battuta contro il leader della Lega: "Matteo, non siamo i tuoi passacarte. Devi portare rispetto a me e a ciascuno dei ministri che siedono intorno a questo tavolo". Un Consiglio dei ministri ad alta tensione, dunque, durato oltre tre ore che ha approvato un nuovo tetto per gli indennizzi diretti ai risparmiatori truffati dalle banche (da 100mila a 200mila euro) e nuovi fondi per le zone Zes.

Al centro della discussione la norma sulla gestione del debito di Roma che ha aperto un nuovo fronte di scontro tra M5s e Lega. Il consiglio dei ministri - previsto per le 18, slittato alle 19 e iniziato quasi alle 20 - si è aperto con le dichiarazioni di Salvini. Che vittorioso è uscito in cortile e ha annunciato: "Il Salva Roma è fuori dal dl crescita, faremo un provvedimento ad hoc per tutti i Comuni". La conferma a tarda sera: "La Lega è soddisfatta, i debiti della Raggi non saranno pagati da tutti gli italiani ma restano in carico al sindaco". Prima l'affondo contro Luigi Di Maio, assente all'inizio della riunione perché in tv a registrare DiMartedì: "Quando si parla di crescita è importante esserci, lo stralcio è stato concordato con chi c'era".

Di Maio non va al Cdm e salta il ''Salva Roma'', Salvini annuncia stralcio: ''Io concordo cose con chi è presente''


 "Ci sono tanti Comuni in dissesto, in pre-dissesto - ha spiegato Salvini - noi vogliamo aiutare i cittadini romani, i cittadini catanesi, alessandrini, savonesi: lo faremo con un provvedimento ad hoc". Ma poco dopo fonti grilline avevano smentito Salvini. "Non è ancora stato ancora discusso il dl Crescita, dunque non si è potuto stralciare nulla, meno che meno il salva-Capitale". Alla fine il commento Cinquestelle: "La norma Salva Roma è stata approvata a metà. In particolare il Cdm ha dato via libera ai commi 1 e 7 della norma, sugli altri deciderà il Parlamento. E' un punto di partenza, siamo sicuri che il Parlamento saprà migliorare ancora di più un provvedimento che, a costo zero, fa risparmiare soldi non solo ai romani ma a tutti gli italiani".

"Oggi è stata una lunga e proficua giornata - ha commentato il premier Conte su Facebook - Dopo un Consiglio dei ministri durato fino a tarda sera, abbiamo definitivamente approvato il decreto-legge "Crescita", con il quale diamo un forte impulso alla ripresa economica del Paese con misure concrete a sostegno delle imprese e degli investimenti. Abbiamo definito un percorso normativo a sostegno dei Comuni, a partire da Roma, in difficoltà finanziaria, sul quale il Parlamento potrà intervenire ancora in sede di conversione".

Il fronte Salva Roma è solo l'ultimo che spacca la maggioranza di governo (anche il 25 aprile divide Lega e M5s), e tutto si tiene insieme. Infatti Di Maio - dallo studio di Floris - dice no allo stralcio e attacca a testa bassa la Lega sul caso Armando Siri. "Se vuoi essere il governo del cambiamento - ha detto il vicepremier 5S intervistato a 'diMartedi' - Siri, che sicuramente sarà giudicato innocente, mentre si difende deve stare lontano dalle istituzioni della Repubblica". Ma Salvini d'altra parte difende il suo sottosegretario: "Si è colpevoli solo se condannati"

Caso Siri, Di Maio: "Sottosegretario stia lontano da istituzioni mentre si difende dalle accuse"


Al Cdm sul dl Crescita e sul salva Roma erano almeno tre i ministri del M5S. Si tratta del ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli, della ministra della Difesa Elisabetta Trenta, della ministra per il Sud Barbara Lezzi. In più Di Maio arrivato come detto a cdm in corso. "Nessuna ripicca o dispetti, il lavoro che portiamo avanti ogni giorno è per migliorare la qualità della vita degli italiani" ha precisato il vicepremier grillino. Tutti presenti, invece, i ministri leghisti, come sottolineato sin dall'inizio da fonti del partito di Salvini. Presente anche il sottosegretario Giancarlo Giorgetti.

Ma sull'ipotesi di un ritorno alle urne dopo le europee Salvini ribadisce: "Nessuna crisi di governo, l'Italia ha bisogno di un governo per quattro anni. Il mio rapporto con M5s è buono. Non ho tempo nè voglia di litigare con nessuno".

Salvini difende Siri: "Resta al suo posto"

Quanto al caso Siri, Salvini difende a spada tratta il sottosegretario leghista: "O è cambiato il diritto penale, o la Costituzione, oppure in Italia si è colpevoli in caso di processo e di condanna".

Caso Siri, Salvini: "Colpevoli solo se condannati, il sottosegretario resta al suo posto"


"Siamo assolutamente tranquilli su Siri. Abbiamo piena fiducia nella velocità e nell'imparzialità della magistratura. Per quello che mi riguarda, resta al suo posto". A chi gli chiedeva poi se Paolo Arata avesse dato dei soldi alla Lega ha risposto con un "non mi risulta". "L'ho visto una volta nella vita - ha detto Salvini - è venuto a un convegno della Lega come docente universitario esperto in energia, è l'unica volta che l'ho incontrato. Io incontro quotidianamente centinaia di persone e non gli chiedo frequentazioni e partecipazioni".

Quindi l'affondo diretto agli alleati di governo. "Non abbiamo mai visto una lira - ha sottolineato il ministro dell'Interno - se devo guardare ai programmi elettorali, chi giustamente aveva nel proprio programma elettorale una marcata crescita degli investimenti in energia eolica era il Movimento 5 stelle".

La replica di Di Maio: "L'eolico non c'entra nulla"

"Un sottosegretario ai Trasporti che presenta una proposta sull'eolico... non c'entra nulla - ha replicato Di Maio a diMartedì - quindi c'è il sospetto politico che questa persona possa aver agito per se stessa, nel suo interesse personale e non generale. Io non dico che qualcuno non può sbagliare ma io De Vito l'ho espulso dopo 30 secondi e noi invece è una settimana che stiamo aspettando che Salvini metta Siri da parte così continuiamo a lavorare".

"Non posso accettare" che Siri resti al governo, ha precisato. "Io mi auguro che l'incontro di Conte con Siri avvenga il prima possibile, poi Conte prenderà le sue decisioni, nessuno vuole tirarlo per la giacca. Per quanto mi riguarda, io chiedo a tutto il governo, anche al premier Conte, di invitare Siri a dimettersi".

Zingaretti: "In Italia non c'è più un governo"

Dal Pd si è levata la voce del segretario Nicola Zingaretti che, in vista della partenza per la Sicilia, attacca Salvini accusandolo di pensare solo al potere. "Un vicepremier, Salvini, dice che c'è un ottimo decreto crescita. L'altro vicepremier, Di Maio dice che non si è discusso nessun decreto crescita. Ma non provano un po' di vergogna? La verità - attacca il segertario dem Nicola Zingaretti - è che in Italia non c'è più un governo. E questa sera il nostro Paese ha assistito a uno spettacolo indecente: attaccati alle poltrone con la colla". Lo dichiara il segretario del Pd, Nicola Zingaretti.

"Con una battuta si potrebbe dire 'volano gli stralci' - commenta il dem Massimiliano Smeriglio - ma la situazione è troppo seria per cavarsela con l'ironia. Il governo è nel caos e a farne le spese sono Roma e i romani. Questa innaturale maggioranza sta compromettendo il futuro del Paese".

Intanto Carlo Calenda chiede ai dem romani un'azione per cacciare la sindaca Raggi.

Roma, Calenda: ''Situazione fuori controllo, Raggi va cacciata. Pd romano non sta facendo nulla''

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