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Zingaretti attacca Salvini: "Vuole impunità per i potenti". Orlando: "Crisi già in atto, la maggioranza non c'è più"

Il segretario del Pd in partenza per la Sicilia critica il vicepremier leghista che difende il sottosegretario Siri indagato per corruzione. L'ex ministro della Giustizia: "Abbiamo chiesto a Conte di riferire in aula"
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Alla vigilia della partenza per Castelvetrano, il comune del trapanese sciolto per mafia dove domani si recherà per sostenere la corsa di Pasquale Calamia, il segretario del Pd Nicola Zingaretti va all'attacco del vicepremier Matteo Salvini sul caso Siri.
E su Facebook scrive: "Salvini sta distruggendo l'Italia. Da quando governa c'è meno lavoro, ci sono più debiti, non c'è più crescita, ci sono più insicurezza e illegalità. Difende solo il suo partito imbarcando di tutto e non difende certo gli Italiani, più indebitati e isolati nel mondo. Ora vuole l'impunità quella classica dei potenti. Questa è la verità. Ma lo fermeremo unendo l'Italia onesta che lavora e che produce. Uniti per amore dell'Italia".


In merito interviene anche il vicesegretario Andrea Orlando che, a Radio 1, afferma: "Il caso Siri
pone un problema enorme: il rischio che interessi opachi, vicini alla mafia possano essersi avvicinati ai palazzi del potere, addirittura a palazzo Chigi. È per questo motivo che abbiamo chiesto al presidente Conte di venire a riferire in aula". Per l'ex ministro della Giustizia se Lega e M5s se oggi in cdm troveranno un'intesa "sarà l'ennesima finta perchè le divisioni sono ormai profonde. È evidente che nulla tiene insieme questa maggioranza se non la volontà di perpetuare una posizione al potere". Orlando sostiene infatti che "la crisi è già in atto, questa maggioranza non esiste più, se non per condannare l'Italia a un immobilismo sempre più evidente con la possibilità, ormai certezza, di un aumento delle tasse nei prossimi mesi".
 
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