Politica

Caso Siri e sicurezza, Salvini ai cinque stelle: "Tappatevi la bocca, è l'ultimo avviso"

Matteo Salvini al Galluzzo (Firenze) (cge)
Ennesimo botta e risposta nel governo gialloverde sul sottosegretario indagato per corruzione. Di Maio: "Sulla corruzione non ci si tappa la bocca e la politica deve dare l'esempio"
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"Gli amici dell'M5s pesino le parole. Se dall'opposizione insulti e critiche sono ovvie, da chi dovrebbe essere alleato no. La mia parola è una e questo governo va avanti cinque anni, basta che la smettano di chiacchierare. Mi dicono 'tiri fuori le palle'? Ricevo buste con proiettili per il mio impegno contro la mafia. A chi mi attacca dico tappatevi la bocca, lavorate e smettete di minacciare il prossimo. È l'ultimo avviso". Lo ha detto il ministro dell'interno Matteo Salvini, in un comizio a Roma, al termine di una giornata in cui non si placa lo scontro all'interno del governo gialloverde sul caso Siri, il sottosegretario indagato per corruzione di cui il M5s reclama da giorni le dimissioni, ma anche sull'emergenza sicurezza.

Il ministro dell'Interno, toccato nel vivo su entrambi i temi, ha attaccato duramente e la risposta del M5s è arrivata in serata:  "Penso che il governo debba andare avanti. Con la corruzione però non ci si tappa la bocca. Si chiede alle persone di mettersi in panchina, la politica deve dare il buon esempio", ha detto Luigi Di Maio.

Giornata che è iniziata con il vicepremier Matteo Salvini, in tour elettorale in Toscana, che insisteva: "Io sono abituato a non abbandonare mai gli uomini con cui si è fatto un pezzo di strada insieme, e questo vale a livello locale come a livello nazionale". I cinquestelle hanno risposto con un post infuocato sul blog delle Stelle in cui, senza mezzi termini, chiedono alla Lega di "tirare fuori le palle" e "far dimmettere" Siri.

Più tardi è il vicepremier Luigi Di Maio a tornare sul tema a In mezz'ora in più su Rai3: "Non ha senso attendere il rinvio a giudizio" come chiesto da Matteo Salvini, "perché la questione non è l'inchiesta in sé, ma un sottosegretario che avrebbe provato a favorire un singolo con una legge", ovvero "la solita storia all'italiana, del Santo in Paradiso, l'atteggiamento da casta. Ora voglio dire a Salvini è facile fare il forte coi deboli, questo è il momento del coraggio, in cui ci si assume le responsabilità dimostrando ai cittadini che siamo come i cittadini. Il governo del cambiamento non può avere atteggiamenti del passato".  In ogni caso, ha assicurato Di Maio, se si arrivasse ad una spaccatura in Cdm sul caso del sottosegretario dei Trasporti Armando Siri, il M5S non chiederà la crisi, e auspica che nemmeno la Lega non lo faccia.

Il Blog delle Stelle

"Sulla questione morale il MoVimento 5 Stelle non fa passi indietro - si legge invece nel post del M5s -  e alla Lega chiediamo di non cambiare sempre discorso, ma di tirare fuori le palle su Siri e farlo dimettere. Lo sappiamo: ci vuole coraggio a fare quello che fa il MoVimento. Noi quando qualcuno sbaglia (o abbiamo anche il minimo dubbio che abbia sbagliato), gli chiediamo di mettersi in panchina. E così è stato fatto per Siri".

Salvini sulla sicurezza

Dal Galluzzo, frazione alle porte di Firenze, in sostegno del candidato sindaco del centrodestra Ubaldo Bocci, Salvini ha sbottato: "Non ascolto gli insulti di chi dovrebbe essere mio alleato. Sarebbe meglio se gli M5s ci aiutassero a cambiare in meglio questo paese senza offendermi ogni giorno".

Firenze, Salvini al M5S "Giornali pieni di critiche e insulti da miei alleati, non li ascolto"


Poi ha replicato anche alle critiche delle opposizioni, in particolare del Pd dopo la sparatoria di camorra a Napoli, sul tema della sicurezza: "Il ministro degli interni risponde con i fatti e i reati quest'anno sono in calo di più del 10%". In merito ai fatti del capoluogo partenopeo ha aggiunto: "Anch'io da papà sto pregando per la bimba di Napoli finita dove non doveva finire, in un regolamento di conti fra criminali. Ma almeno si ammazzassero tra loro senza rompere le scatole alle persone normali". E ha scaricato la colpa sul sindaco De Magistris: "Il ministro manda poliziotti, soldati e telecamere; ma se invece il sindaco si occupa di organizzare una flotta per andare a recuperare gli immigrati, i napoletani dovranno cambiare sindaco". Poi ha proseguito: "Ho fatto più comitati per l'ordine e la sicurezza a Napoli che in tutte le altre città Italiane. Ci sono stato quattro volte. Ho mandato 136 poliziotti, stiamo accendendo telecamere e abbiamo permesso al sindaco di assumere 53 nuovi agenti della polizia locale".

Castrazione chimica

Salvini è tornato anche sul tema della castrazione chimica, ricordando la proposta di legge della Lega: "Per i pedofili e gli stupratori serve la castrazione chimica: non perché lo dicono i sondaggi ma i medici, perché i malati vanno curati". E ha ribadito il suo no alla liberalizzazione della cannabis, vista invece con favore dai cinquestelle: "Finché faccio il ministro lo Stato spacciatore di droga non ci sarà mai, E lo dico anche a qualche amico degli 5stelle che vorrebbe lo Stato spacciatore, che vorrebbe legalizzazioni e liberalizzazioni".

In serata Salvini ha attaccato anche il Papa. "Il Santo Padre dice di accogliere tutti? No, in Italia si accoglie chi ha diritto ad essere accolto. Me lo può chiedere anche Padre Pio in persona ma non cambio idea".m ha detto il vicepremier. Il leader leghista ha anche lanciato un invito ai suoi sostenitori: "Contagiate di entusiasmo e cambiamento tutti i vostri conoscenti e convinceteli a votare. In questi 9 mesi abbiamo dimostrato che volere è potere. Non mi stuferò mai di fare ciò che sto facendo. Facciamo in modo che la Lega sia il primo partito in Italia in modo di cambiare le cose in Europa".


 
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