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Elezioni europee, Pd si piazza secondo. Zingaretti: "Non è un arrivo, ma una ripartenza"

Nicola Zingaretti (lapresse)
"Costruiamo alternativa a quello che da oggi è il governo Salvini", afferma il segretario dem. E propone un'agenda basata su "lavoro, sviluppo e inclusione sociale"
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Alle elezioni europee il Pd di Nicola Zingaretti si conferma secondo partito con il 22,7 per cento, riconquistando quasi cinque punti rispetto alle politiche del 2018. Ed è proprio il segretario che, in una conferenza stampa al Nazareno, ammette che questo è solo l'inizio della riscossa. "Non è un arrivo, ma è finalmente una ripartenza. Noi crediamo che il voto di ieri apra una situazione politica nuova e diversa nella quale il PD svolgerà un ruolo importante di battaglia politica e costruzione di una alternativa. Il Pd ottiene con il 22,4 per cento il 4 per cento in più rispetto al 2018. Siamo primi a Roma, a Milano, a Torino, a Firenze, seconda forza a Napoli. Una crescita omogenea nel Paese".

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"Ci davano per spacciati - aggiunge il segretario dem - ma gli Italiani ci hanno aiutato a voltare pagina e oggi rappresentiamo il pilastro per la costruzione non solo della opposizione ma della alternativa a quello che da oggi possiamo chiamare governo Salvini. Lo abbiamo sentito indicare le priorità della Lega come le uniche, imprescindibili dell'agenda di governo".

I RISULTATI

Le priorità per Zingaretti adesso sono tre. Il primo pilastro della nuova fase politica è chiamare a raccolta "tutte le forze sociali, civiche, associative che avvertono il pericolo di un governo a forte egemonia della destra italiana. Tocca a noi costruire insieme il programma e un'agenda alternativa basata su lavoro, sviluppo e inclusione sociale".


"Il secondo asse è continuare a scommettere sulla ricostruzione di una nuova alleanza di centrosinistra. La lista unitaria più i verdi hanno insieme circa il 28 per cento dei voti. Partiamo da qui, sarà questa la base per allargare in tutti i modi le formule delle alleanze che dobbiamo costruire, guardando al mondo civico dei territori e a un elettorato che a mio giudizio nei prossimi mesi dovrà riflettere sul fatto che questo paese vada nelle mani o sia orientato verso l'egemonia di un governo di estrema destra".

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Infine, il rinnovamento del partito: "Valutiamo il voto e la fiducia che ci è stata data anche come impegno a essere coerenti con il coraggioso rinnovamento del Pd". E annuncia che  già prima dell'estate "apriremo una fase rifondativa del partito come strumento della politica, per la costruzione di quel partito digitale che oggi non abbiamo".
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