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Luigi Di Maio (ansa)

Elezioni europee, Di Maio: "Nessuno vuole mie dimissioni". Di Battista: "Problema è cosa si fa". Parte la resa dei conti interna

In conferenza stampa il vicepremier fa i complimenti a Lega e Pd e assicura di aver chiesto un vertice a Conte. Ma cresce il malessere tra i 5Stelle. La senatrice Nugnes: "Ridiscutere ruolo Di Maio, Fico scenda in campo per leadership". Slitta a mercoledì l'assemblea con i gruppi. Il leader allo stato maggiore: "Stacchiamo la spina o no?"

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"Ringrazio i 4,5 milioni che hanno votato il M5S e ringrazio anche chi non ci ha votato perché dal loro comportamento noi impariamo e prendiamo una bella lezione. Faccio i complimenti alla Lega e al Pd e a tutti i partiti che hanno avuto un incremento". Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa al Mise. Assicurando di aver sentito Grillo, Casaleggio, Fico e Di Battista. E che nessuno ha chiesto le sue dimissioni. Poi però - nel pomeriggio al Mise - incontra proprio l'ex deputato 5Stelle Alessandro Di Battista e a tutto lo stato maggiore del Movimento (dai ministri Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede ai capigruppo Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, passando per Alessandro Di Battista, i sottosegretari Stefano Buffagni, Carlo Sibilia, Vincenzo Spadafora e i senatori Gianluigi Paragone e Paola Taverna).

Di Battista arrivando dice: "È un incontro per vedere cosa c'è da fare. Non abbiamo convinto le persone ad andare al voto e su questo la colpa è esclusivamente nostra. Non dobbiamo prendercela con i cittadini, il problema non è chi ma cosa si deve fare e come". Dopo tre ore di riunione, il sottosegretario agli Affari regionali, Stefano Buffagni, si limita a dire: "Non è stato un processo a Di Maio". Ma filtrano indiscrezioni. Il leader 5Stelle avrebbe detto ai suoi: "Che facciamo, stacchiamo la spina o no?".

Ora che la Lega ha distanziato il M5S avendo il primo il doppio dei voti del secondo, come cambieranno i rapporti di forza tra i due alleati di governo? Questa la domanda rivolta a Di Maio in conferenza stampa. E il leader 5Stelle risponde: "Il contratto di governo non si cambia e lo tuteleremo: saremo argine".

Europee, Di Maio: "Elezioni andate male ma nessuno chiede mie dimissioni. Ora vertice di governo"

"Noi - ha spiegato Di Maio - pensiamo che si debba andare avanti per fare le cose. Se ci sono delle richieste che vengono dalla Lega, aspetto che si facciano di persona, mi auguro sia finita la stagione in cui ci diciamo le cose a mezzo stampa". "Ho sempre trattato la Lega alla pari, non ho mai fatto pesare che si dovevano approvare due provvedimenti ogni provvedimento della Lega. Anche per questo per me non cambia nulla", sottolinea.


"Porteremo avanti il programma di Governo, con assoluta lealtà al nostro principale alleato, che è il contratto", ha aggiunto il vicepremier che ha sottolineato: "non rinunceremo mai a dire quello che non ci sta bene, ad arginare proposte che non stanno nel contratto, tutelandolo da idee che possono essere estreme e favorire l'illegalità". "È arrivato il momento di dare seguito al progetto di riorganizzazione. Bisogna accelerare e per farlo il Movimento ora ha bisogno dI tutti": l'obiettivo è una "organizzazione più efficace e efficiente".

Quindi, la stoccata a Salvini. "Non mi pento assolutamente" delle dimissioni richieste al sottosegretario Armando Siri della Lega.


"Oggi - ha aggiunto il leader politico 5S - ho sentito Giuseppe Conte e gli ho chiesto di convocare il prima possibile un vertice di governo, dobbiamo lavorare alle promesse che abbiamo fatto agli italiani". "Nessuno ha chiesto le mie dimissioni", ha specificato riferendosi a Beppe Grillo e a Davide Casaleggio, forse non sapendo che c'è già nel movimento chi, come la senatrice Paola Nugnes, gli chiede di fare un passo indietro auspicando la scesa in campo come leader di Roberto Fico.

"Si vince e si perde insieme - ha poi sostenuto Di Maio - non ci sono teste da far saltare". A proposito dell'indicazione data da Matteo Salvini (commentando il suo successo elettorale) di accelerare sull'autonomia, il leader politico 5S ha risposto: "Sulle autonomie il fatto è come si scrive il provvedimento. Se si deve fare non deve creare scuole di serie C o sanità di serie C. L'unica cosa che mi interessa è mettermi al lavoro per mantenere le promesse fatte agli italiani, e tra queste c'è la coesione nazionale".

"Ancora riferendosi alle parole di Salvini ("Si farà l'Alta Velocità"), il ministro del Lavoro ha replicato: "La Tav è un dossier che è nelle mani di Conte".

Abbassamento tasse priorità per italiani"

"C'è ancora tanto da fare, per me adesso vanno mantenute le promesse contenute nel contratto di governo, ma anche quelle fatte in campagna elettorale sono da mantenere e realizzare. C'è da fare il salario minimo orario, il provvedimento per le famiglie che fanno figli, c'è da portare avanti un abbassamento serio delle tasse", il voto "testimonia che è una priorità per gli italiani".

"Io sono dell'idea . ha poi affermato - che prima facciamo il tavolo flat tax-salario minimo e lo realizziamo. Poi se vogliamo fare la flat tax per il ceto medio per me non c'è problema.
Facciamola, io ci sono".

Nugnes: "Leadership Di Maio in discussione

Alla domanda se il posto di Di Maio come capo politico del M5S sia in bilico, Paola Nugnes, senatrice grillina 'ribelle', risponde: "In ogni partito, in ogni azienda, a seguito di un risultato di questo tipo sarebbe necessaria una revisione della struttura dirigenziale" e quindi anche "della leadership di Luigi Di Maio. Il capo politico non può essere anche nell'esecutivo: questo inficia la divisione dei poteri che è alla base della democrazia".


"È stata - ha aggiunto - la forzatura di un verticismo esasperato. Se uno si prende la responsabilità delle scelte poi si prende la responsabilità delle conseguenze".

"A mio parere - prosegue Nugnes - dovrebbe essere fatta una ristrutturazione più profonda, rimettendo mano allo statuto del 2017, che ha abiurato allo statuto 2009 e ha cambiato la natura del Movimento. E va rivisto anche il regolamento dei gruppi. Se questa riflessione non sarà fatta il futuro del M5S sarà diverso da quello che avevamo immaginato, e sarà un futuro lontano da me".

E su una eventuale candidatura del presidente della Camera Roberto Fico alla guida del M5S, la parlamentare campana ha le idee chiare: "Me lo auspico".

Slitta a mercoledì assemblea gruppi 5S

Slitta a mercoledì intanto l'assemblea dei parlamentari M5s che Luigi Di Maio aveva dato mandato ai capigruppo di Camera e Senato di convocare ad horas, per questa sera alle 20. Chi, fra gli eletti, si trova ancora sui territori al termine della campagna parlamentare per le europee si sarebbe infatti lamentato.

Nessuna recriminazione verso Luigi Di Maio, viene subito spiegato, ma questa richiesta indica un messaggio chiaro: i parlamentari, tutti, vogliono potere essere messi nelle condizioni di partecipare all'analisi del momento, dopo il risultato del voto, alle decisioni e alla strategia futura del Movimento.

Nessuna volontà di rompere M5S o di cambiare struttura e nemmeno di incrinare il fronte del Governo, ma la domanda di maggior coinvolgimento d'ora in poi.
 
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