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M5s, Di Maio: "Lettera Ue assurda ma l'Italia non si piega". "Al voto su Rousseau il mio ruolo di capo politico". Grillo: "Luigi deve andare avanti"

Il leader del Movimento: "È necessario decidere se continuare a sostenere questo governo, Conte lo vuole sapere". Il "garante" parla di "rigetto da parte dell'Italia peggiore" e di "colpo di coda della parte marcia del Paese". "Salvini? Un personaggio virtuale che svolazza nei cieli del Paese parlando di immigrati". Fronda di 15 deputati contro i responsabili della comunicazione

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"La lettera che ci ha inviato l'Ue è totalmente assurda, vogliono aprire una procedura di infrazione sul debito del 2018 fatto dal Pd. Potevano prendersela col governo di prima e se la stanno prendendo con noi. Ma l'Italia non si piega". Lo ha affermato il capo politico M5S Luigi Di Maio parlando alla congiunta dei gruppi il giorno in cui ha deciso di sottoporsi al voto della Russeauo per confermare la leadership dopo la batosta elettorale. E sempre nel giorno il cui il fondatore del movimento prima ancora dell'esito della piattaforma lo ha invitato ad andare avanti.

"Se domani vengo riconfermato - ha poi aggiunto il leader politico 5S -  non restiamo fermi, dobbiamo cambiare delle cose. Dobbiamo avviare una nuova organizzazione. Il m5s non perde mai, o vince o impara, io la vedo così, questa è la nostra storia e da qui dobbiamo ripartire". È necessario decidere se continuare a sostenere questo governo, Conte lo vuole sapere".

Di Maio: "Ho dignità, non mi frega della poltrona"

"Anche io ho una dignità - ha affermato Di Maio - e negli ultimi due giorni mi sono sentito dire di tutto. A me non me ne frega nulla della poltrona. Non sto attaccato al ruolo di capo politico, ci ho sempre messo la faccia e continuerò a mettercela. Molti pensano sia bello stare in prima linea, ma il punto è che quando va tutto bene e vinciamo il merito è di tutti, giustamente, il problema è che se si perde prendo schiaffi solo io".

Fronda di 15 deputati contro la comunicazione
Via i comunicatori dall'assemblea del M5S. È la richiesta avanzata da 15 parlamentari su 300 durante la riunione in corso con Luigi di Maio. Si tratta di una fronda importante all'interno dei parlamentari contro il potente strumento della comunciazione che, da Rocco Casalino in giù, dipende direttamente dal leader politico Di Maio. 

Di Maio chiede fiducia agli iscritti

È ufficiale: Luigi Di Maio, dopo la disfatta elettorale alle europee, ha deciso che si sottoporrà sulla piattaforma Rousseau al voto degli iscritti. Che dovranno decretare se riconoscono ancora in lui o meno il capo politico del M5s. L'annuncio è sul Blog delle Stelle.  "Prima di ogni altra decisione, oggi però ho anche io il diritto di sapere cosa ne pensate voi del mio operato. Voglio sentire la voce dei cittadini che mi hanno eletto capo politico qualche anno fa. Quindi a voi la parola", scrive Di Maio. A stretto giro di posta, o meglio di blog, arriva però presa di posizione del garante Beppe Grillo che "assolve" il capo politico del Movimento.


"Chiedo di mettere al voto degli iscritti su Rousseau il mio ruolo di capo politico- aggiunge- perché è giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato. Sarà tutto il movimento 5 stelle a scegliere. Se il movimento rinnoverà la fiducia in me allora ci metteremo al lavoro per cambiare tante cose che non vanno. Io personalmente con ancora più impegno e dedizione".


"La domanda a cui rispondere spiega è: confermi Luigi Di Maio come capo politico del movimento 5 stelle? Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20 di domani 30 maggio".
 
La piattaforma Rousseau, lo ricordiamo, è stata multata dal garante della Privacy in quanto giudicata "inaffidabile e manipolabile". Il garante Antonello Soro, in una recente intervista a Repubblica, ha ricordato che "l'Associazione Rousseau ha pagato la sanzione che gli era stata comminata, riconoscendo la fondatezza dei rilievi visto che  non vi è stata impugnazione".

Nel primo pomeriggio arriva come detto l'assoluzione di Beppe Grillo. "Siamo di fronte - scrive Grillo su suo blog -  ad un fenomeno di rigetto dell'italia peggiore nei confronti del movimento: si vince e si perde insieme quando la minaccia non viene da dentro, deve restare chi è ancora in gara, nessuna espiazione".

"Forse può sembrare incredibile che una Persona, che ha cercato in tutti i modi possibili di portare a casa risultati nel mondo reale, perda strada rispetto ad un personaggio unicamente virtuale, ma è quello che è successo: svolazzare nei cieli del paese parlando di immigrati che non partono quasi più da un pezzo ha riscosso più simpatie rispetto al lavoro che la nostra parte di 'governicoli' ha realizzato".

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"Dopo due giorni di Radio Maria e musica classica, dico questo: il Movimento ha subito una sconfitta e questo movimento deve reagire a quello che è successo. La diffusione di dichiarazioni che discutono della delusione scaturita dalle urne, come se fosse un calo delle vendite per una multinazionale, è un ferita per me. Luigi non ha commesso un reato, non è esposto in uno scandalo di nessun genere. E' già eccessiva questa giostra di revisione della fiducia. Deve continuare la battaglia che stava combattendo prima". Per il fondatore del Movimento, "si vince e si perde insieme quando la minaccia non viene da dentro, deve restare chi è ancora in gara, nessuna espiazione".

"Il nostro 'sbaglio' è sacro: cercare di restituire dignità al paese al di là del bullismo oppure delle comparse storiche che lo hanno sempre avuto in mano. Gli errori di metodo, certo ci sono, ma nulla hanno a che fare con l'aver agito nel rispetto delle nostre promesse".

"Non bastasse, la corruzione: vogliono anestetizzarci tutti per liberare la loro regina rinchiusa nella torre: Formigoni. Abbiamo fatto la prima legge vera contro i corrotti ed i corruttori, credo che stiamo pagando questo. Si fingono sommelier di questioni economico/finanziarie ma è semplicemente il colpo di coda di quella parte marcia del paese che crede di nascere assolta per diritto ereditario"





 
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