Scienze

Ecco i ricercatori super citati: gli Stati Uniti davanti a tutti, e sale la Cina

La lista dell' Highly Cited Researchers (HCR), stilata per il quarto anno dalla Clarivate Analytics, comprende in tutto 6078 ricercatori e tra questi 92 sono italiani
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ROMA - Una super lista dei ricercatori più citati al mondo, guardando all'autorevolezza e all'affidabilità. L'ha rilasciata, per il quinto anno consecutivo, la compagnia Clarivate Analytics, che si occupa di svolgere analisi che contribuiscano ad accelerare l'innovazione nel campo delle scienze. La lista dell' Highly Cited Researchers (HCR) comprende in tutto 6078 ricercatori e tra questi 98 sono italiani. L'edizione 2018 dello studio fa emergere alcuni dati interessanti: circa 4000 ricercatori altamente citati sono stati nominati in 21 settori delle scienze e delle scienze sociali. E poi, gli Stati Uniti ospitano il maggior numero di HCR, con 2.639 autori. Il Regno Unito da parte sua ne ha 546. Attenzione alla Cina, che sta guadagnando rapidamente terreno: adesso ha 482 ricercatori super citati, supera la Germania (356) e si piazza al terzo posto. Quarta la sorprendente Australia che si vede riconosciuti 245 studiosi ad alta influenza.

Tra le istituzioni l'Università di Harvard mantiene la pole position, seguita dal National Institute of Health e dall'Università di Stanford. Tutte americane. Tra i 4.058 ricercatori citati come altamente citati nei 21 campi ESI (Essential Science Indicator), 194, o 4,8%, appaiono in due campi ESI. Non solo: una élite di 24 ricercatori, provenienti dal Nord America, Europa, Asia e Medio Oriente, compare in ben tre campi.

L'elenco di quest'anno conferma molti dei ricercatori da record di citazione, che hanno forte influenza e impatto: tra questi ci sono 17 premi Nobel, di cui due annunciati quest'anno: James P. Allison, Fisiologia e Medicina, e William D. Nordhaus, Scienze economiche. Ci sono anche 56 Clarivate Analytics Citation Laureates, ovvero studiosi che attraverso l'analisi delle citazioni sono stati identificati come ricercatori "della classe Nobel" e potenziali destinatari del presitgioso premio. In questa edizione c'è una novità: sono stati identificati circa 2.000 ulteriori ricercatori ad alto impatto in diversi campi delle scienze. I ricercatori selezionati in questa categoria trasversale sono Svezia (53%), Austria (53%), Singapore (47%), Danimarca (47%), Cina (43%) e Corea del Sud (42%).

Gli italiani più citati sono in tutto 98: nella lista troviamo, tra gli altri, l'ematologo Michele Baccarani (Università di Bologna), gli immunologi Alberto Mantovani (Ospedale Umanitas di Rozzano, Milano) e Walter Canonica (Università di Genova), il neuroscienziato Maurizio Corbetta (Università di Padova), l'oncologo Aron Goldhirsh (Istituto europeo dei tumori, Milano), il direttore dell'Istituto farmacologico "Mario Negri", Giuseppe Remuzzi e, in chiave ambientale, due zoologi che si occupano di conservazione applicata, con interesse per le specie a rischio: Piero Genovesi (Ispra) e Carlo Rondinini (Università La Sapienza di Roma).