Scuola

Sbloccate le assunzioni al Cnr: 1.200 ricercatori entro l'anno

Con i fondi della Legge Madia. Il presidente Inguscio: "Il piano di stabilizzazione continuerà a gennaio con le risorse trovate dal nuovo governo". "Sugar tax", si prevede un gettito di 200 milioni. Fioramonti contro Salvini: "Anche la Lega è d'accordo a mettere la tassa e in buona parte servirà per finanziare l'università"

2 minuti di lettura
ROMA - Il Cnr dice che questa volta assumerà. Stabilizzerà milleduecento ricercatori, "entro il 31 dicembre". Il dibattito era stato aperto con la lettera-appello di 102 direttori del Consiglio nazionale delle ricerche - hanno lanciato un Sos al presidente Mattarella: "Il governo deve trovare 100 milioni per salvare l'istituto più importante della ricerca pubblica italiana" -, è entrato giovedì nelle stanze del ministro dell'Istruzione Marco Bussetti che, in un'intervista con "Repubblica", ha detto: "Non so quante risorse potremo mettere per la ricerca, ma il presidente del Cnr ha i soldi per avviare le assunzioni della Legge Madia". Il ministro, in questa occasione, era sostenuto dal viceministro Lorenzo Fioramonti.
 
Ieri mattina, dopo una lunga fase di attesa, il Consiglio di amministrazione del Cnr ha deliberato "un primo piano di assunzioni a tempo indeterminato per 1.200 persone, con vari profili professionali". Dice il presidente Massimo Inguscio: "Questa è la fase iniziale di un piano di stabilizzazioni più ampio che continuerà già dal mese di gennaio con l'assunzione di un numero significativo di titolari di contratti flessibili, un migliaio, e per le figure professionali che la legge identifica come non prioritarie. Le assunzioni a tempo indeterminato avverranno anche grazie alle risorse economiche aggiuntive messe a disposizione dal ministero nel finanziamento ordinario". Per questa prima tornata di assunzioni si sbloccano, quindi, i 40 milioni già trovati con la Legge Madia (il Cnr ha deciso, quindi, di utilizzare i 20 milioni nella sua disponibilità per far partire un co-finanziamento). Le successive stabilizzazioni arriveranno, invece, con i 64 milioni recuperati dal viceministro Fioramonti prima della Legge di Bilancio.
 
Il Cnr ha spiegato che alle 1.200 assunzioni si devono aggiungere altre 214 prese in servizio a tempo indeterminato entro la fine di novembre: sono ricercatori e tecnologi e alcune decine di primi ricercatori e dirigenti vincitori di concorsi banditi nelle varie aree. A questo proposito, sulla Gazzetta ufficiale dello scorso 6 novembre sono stati pubblicati 25 bandi per il reclutamento di 145 nuovi ricercatori. 
 
Il segretario generale della Flc Cgil, Francesco Sinopoli, dice: "Dopo una lunga vertenza e una dura mobilitazione, che ha visto in prima fila i Precari uniti del Cnr, si avvia il processo di stabilizzazione". La Cgil precisa che gli assunti entro l'anno saranno 1.064. "Lo scorso anno, in occasione della discussione della Legge di Bilancio del 2018, si è arrivati a occupare il Cnr, fatto che non avveniva da quarant'anni, e finalmente si è arrivati a reperire le risorse finanziarie per dare gambe agli strumenti normativi. Saranno stabilizzati anche gli assegnisti di ricerca".

Al centro del dibattito economico resta la "sugar tax", la tassa sulle bevande zuccherine. E coinvolge la ricerca. A "Repubblica" il ministro Bussetti aveva detto: "Con i soldi della tassa sullo zucchero troveremo 100 milioni di euro per l'università". La presidente della commissione Finanze alla Camera, Carla Ruocco, ha spiegato: "Possiamo recuperare 200 milioni da dividere in parte per l'Irap delle partite Iva e in buona parte per l'università". Il vicepremier Matteo Salvini ha liquidato: "Non è il momento di mettere nuove tasse sul consumo". E Lorenzo Fioramonti, viceminisitro all'Università dei Cinque Stelle, sull'"Huffington Post" gli ha risposto: "Salvini si convinca, siamo tutti d'accordo. La tassa sullo zucchero l'ho proposta io al ministro Bussetti, che non è certo un grillino, piuttosto un ministro in quota Lega. I parlamentari del Carroccio sono d'accordo. L'emendamento presentato in commissione Finanze è stato approvato con i voti della Lega". Su un piano pratico "si possono chiedere 10 centesimi secchi per ogni litro di bevanda zuccherata oppure immaginare una tassa progressiva che cresce con il contenuto zuccherino. La "sugar tax" esiste in molti altri Paesi. Io l'ho scoperta in Sudafrica, dove ho insegnato per 17 anni, ma l'hanno applicata in Francia, Regno Unito, Ungheria, Irlanda, Norvegia, Messico, Filippine e in tante città americane. Soprattutto dove ci sono problemi di obesità, in particolare tra i giovani".
I commenti dei lettori