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Michael Jackson, il doc che lo accusa di pedofilia denunciato dai famigliari: "È un massacro da tabloid"

Dopo le minacce, gli eredi della popstar morta il 25 giugno 2009, sono passate ai fatti. Denunciando 'Leaving Neverland', il film di Dan Reed presentato al Sundance con protagonisti Wade Robson e James Safechuck, i due allora ragazzini, oggi adulti, che hanno accusato il cantante di abusi

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Avevano minacciato di farlo e alla fine l’hanno fatto: la famiglia di Michael Jackson ha denunciato l’emittente televisiva Hbo con l’accusa di aver violato una clausola di non diffamazione scegliendo di mandare in onda, i prossimi 3 e 4 marzo, il documentario Leaving Neverland, il film di Dan Reed presentato al Sundance che indaga in maniera approfondita sulle accuse di pedofilia contro il musicista. Costringendo quindi Hbo a discutere la questione in un processo pubblico, gli eredi di Michael Jackson hanno chiesto un risarcimento danni di 100milioni di dollari. La rete televisiva ha comunque confermato che i suoi piani di trasmettere il film “restano gli stessi”. Un portavoce Hbo ha commentato: “Nonostante le disperate misure prese per boicottare il film, Hbo andrà avanti con la trasmissione di Leaving Neverland, il documentario in due parti, il 3 e 4 marzo. Questo per dare a tutti la possibilità di valutare il film e le accuse che contiene in modo autonomo”.

Abusi sessuali, il trailer del controverso documentario che accusa Michael Jackson


Nella denuncia si legge che nel 1992 Hbo accettò di trasmettere il Live in Bucharest: The Dangerous Tour, il primo live di Michael Jackson in circolazione. Quel contratto conteneva una clausola di non diffamazione, quella che sarebbe stata violata oggi. Nei documenti preparati dai legali della famiglia di Jackson si legge anche che il documentario è basato su false accuse e che gli accusatori sono spinti a mentire da motivi economici. “Se avessero realizzato un film oggettivo allora davvero si permetterebbe al pubblico di formare il proprio giudizio”, scrivono gli avvocati.


Inaccettabili per la famiglia di Michael Jackson sono le interviste contenute nel documentario, che rendono l’opera un semplice 'massacro da tabloid'. James Safechuck e Wade Robson dichiarano nel film di aver subito violenze sessuali all'interno del Neverland Ranch, l'immensa magione di Michael Jackson. “Leaving Neverland non è un documentario, è quel genere di massacro da tabloid di un personaggio che Michael Jackson ha sopportato in vita, e che ora gli tocca anche dopo la morte”, avevano detto i familiari solo pochi giorni prima di presentare denuncia contro Hbo.