Spettacoli

"Vita ce n'è": il ritorno di Eros Ramazzotti, dalla ballata al pezzo dance

“Ho presentato Eros tante volte, lo farò anche questa sera", ha esordito Pippo Baudo. Il cantante annuncia: sarà ospite a Sanremo
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MILANO - Eros Ramazzotti ha voluto Pippo Baudo nei panni del gran cerimoniere per la presentazione del suo nuovo album Vita ce n’è, in uscita venerdì in tutto il mondo, e per parlare del suo tour nei cinque continenti al via il 17 febbraio dalla Germania. Musica da Attenti a quei due come sigla di apertura per l’appuntamento con la stampa al Castello Sforzesco di Milano, nell’ambito della "Milano Music Week", che si è così trasformato in uno show per Pippo, il mentore che portò Eros alla vittoria sul palco di Sanremo: “Ho presentato Eros tante volte, lo farò anche questa sera” ha esordito Pippo. “La mia vita è legata alla sua, del resto ci sono sempre stato io al suo fianco per i suoi primi grandi successi: c’ero a Sanremo nel 1984 quando vinse con Terra Promessa, nell’85 quando arrivò sesto con Una storia importante che poi però vendette un milione di copie solo in Francia, e poi quando vinse il Festival tra i Big nell’86 con Adesso tu. E' così che nacque il mito di Eros Ramazzotti. Lo posso gridare: Eros l’ho inventato io”.

Dedicato all’amico di mille avventure musicali Pino Daniele, “manca oggi uno come lui nel firmamento della musica italiana”, l’album Vita ce n’è contiene 14 nuovi brani e un’inedita varietà di stili per Eros Ramazzotti: c’è la ballata, il pezzo dance, ci sono tre duetti internazionali e tra questi un reggaeton, Per le strade una canzone, interpretato in coppia con Luis Fonsi, quasi una seconda Despacito. “Non l’ho scritto per andare in radio, ma penso che questo disco si farà ascoltare, è il più godibile che ho fatto”, ha detto il cantante romano che ha anche annunciato che a febbraio andrà ospite al Festival di Sanremo.

Baudo ha poi ricordato di quando ha incontrato la prima volta Eros: “Viveva a Don Bosco, che una volta era staccato dal centro di Roma”. “Vero” gli ha ribattuto Eros, “da Cinecittà per andare a Roma ci voleva il passaporto”. Poi Baudo ha ricordato dell’81, “quando lo incontrai al festival di Castrocaro: i discografici venivano a scegliere i migliori e se li accasavano, per Eros si alzò un piccolo discografico che si chiamava Roberto Galanti, vide giusto, se lo accasò al punto che Eros per dieci anni andò a vivere all’interno della casa discografica”.

Vita ce n’è, il quindicesimo album di studio per Ramazzotti, è un disco positivo dove “l’amore è il centro di tutto l’ottimismo in cui si può ancora credere”, ha detto Eros. Soddisfatto soprattutto di poter presentare i duetti, a cominciare da quello con l’italo-canadese Alessia Cara, vincitrice ai Grammy come Best New Artist per il 2018. In Vale per sempre le loro voci si impastano alla perfezione. E poi ecco le ballate nel suo stile più riconoscibile, come Buonamore, dedicata alla figlia Aurora. In Per il resto tutto bene lo accompagna una delle star più brillanti del panorama tedesco, la conduttrice televisiva Helene Fischer, il cui album Farbenspiel è stato giudicato come il più venduto di tutti i tempi. Un brano impreziosito da un assolo di chitarra che porta la firma di Michael Landau.

E infine, il duetto con Luis Fonsi, il cantante che ha infranto ogni record e che con Despacito, è diventato l’artista con più visualizzazioni della storia. Per le strade una canzone è un inno alla musica, alla condivisione, al divertimento che trovano nelle buone vibrazioni del ritmo latino in levare la perfetta espressione. Il duetto tra Ramazzotti e Fonsi è stato realizzato a Miami.