Spettacoli

Alberto Angela convince con la sua puntata più politica. Sui social: "Stasera Ulisse è da guardare in silenzio"

Nuovo successo per 'Ulisse', stavolta dedicato al 16 ottobre 1943, il rastrellamento del quartiere ebraico di Roma. E tutti vedono nell'invito a non dimenticare un monito sull'Italia di oggi. Davanti alla tv 3,6 milioni di persone
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Ancora una volta Alberto Angela ha conquistato il pubblico. E stavolta lo ha fatto non raccontando le bellezze dell'Italia ma l'orrore della storia. Una puntata dedicata al 16 ottobre 1943, il rastrellamento nel quartiere ebraico di Roma. Testimonianze - come quelle di Liliana Segre e Sami Modiano - e ricostruzioni storiche per immergere lo spettatore nel mezzo del rastrellamento nel cuore di Roma, sui camion telonati, lungo il binario 21 della stazione di Milano Centrale, e poi ad Auschwitz-Birchenau. Infine a Berlino, allo Jüdisches Museum e al Memoriale dell'Olocausto.

Il 16 ottobre 1943 le truppe tedesche rastrellarono 689 donne, 363 uomini e 207 tra bambini e bambine quasi tutti appartenenti alla comunità ebraica; 1023 persone vennero deportate direttamente nel campo di sterminio di Auschwitz-Birchenau. Solo 16 sopravvissero.
"Dobbiamo parlare di queste cose - ha detto Angela - perché non vengano dimenticate. Dalla ex Yugoslavia al Ruanda i genocidi hanno continuato a esistere. Chi si occupa di Storia sa che con il passare delle generazioni i fatti si stemperano ma non deve succedere. Quel che è accaduto ai tempi dei nostri nonni, non lontanissimi, può accadere di nuovo. Ricordare è un vaccino, significa creare anticorpi affinché non accada mai più. Ed è importante che sia il servizio pubblico a fare questo passo".

Gli ascolti: in 3,6 milioni davanti alla tv

Ancora grandi ascolti per Alberto Angela e "Ulisse - il piacere della scoperta": 3 milioni 612 mila spettatori, con uno share del 18,6%  con "Ulisse" è il programma più commentato dell'intera giornata, al primo posto dei TT Italia. La serata è stata vinta da Canale 5, con i 5 milioni 221mila spettatori e 29,3% di share di Tú Sí Que Vales.

I social: "Da far vedere nelle scuole"

Il  pubblico ha molto apprezzato anche questa puntata. E commentato, sui social, "con i lucciconi agli occhi. Grazie Alberto Angela, grazie Ulisse. Sarà nostro dovere di genitori tramandare la memoria ai nostri figli". L'hashtag #Ulisse è stato tutta la serata in testa ai trending topic e ci sono state sulla puntata oltre 133 mila interazioni (+50% rispetto alla scorsa settimana). Scrive un utente: "Stasera Ulisse è da guardare in silenzio". Ribatte un altro: "Quanta paura".
Ma la puntata su quel 16 ottobre a molti utenti non fa solo riflettere sul passato, ma anche sul presente. I paragoni con l'attualità sono tanti quanti i tweet delle persone sconvolte "da tanto orrore". L'immigrazione, il razzismo, la non-accoglienza. La voce di chi si dice in disaccordo con i paragoni è minoranza.

Scrive Enrica: "L'importanza di questa puntata in un periodo come questo è di un'importanza assoluta. Mandatela in replica più che potete, fatela vedere in tutte le scuole. Bisogna far conoscere quello che è accaduto attraverso queste testimonianze".
Proprio di queste ore è la polemica di Lodi, con i figli dei migranti esclusi dalle mense scolastiche. Come i bambini ebrei esclusi dalle scuole, dicono in molti. Ovvio che le situazioni sono diverse, per fortuna, ma per molti il parallelo è calzante. Un monito. A non lasciar correre situazioni che possono 'sfuggire' di mano.

Alberto Angela ovviamente è rimasto ai margini della polemica politica. Non è il suo stile, né gli interessa. Si è limitato a dire: "Ricordare è un vaccino, significa creare anticorpi affinché non accada mai più. Ed è importante che sia il servizio pubblico a fare questo passo".