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Brasile, Ronaldinho si schiera con Bolsonaro: il Barcellona gli riduce lo status di ambasciatore

Ronaldinho 
Il fantasista ha appoggiato pubblicamente la candidatura del leader dell'estrema destra brasiliana: la società blaugrana, dopo aver preso le distanze ribadendo che si tratta di valori incompatibili con quelli del club, ha deciso di ridurre la sua presenza negli eventi con gli sponsor
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BARCELLONA - Ronaldinho rischia di pagare a caro prezzo il suo endorsement per il candidato dell'estrema destra, Jair Bolsonaro, alle elezioni presidenziali in Brasile. L'ex pallone d'oro, insieme a tante stelle del calcio come Cafù e Rivaldo, si era schierato con il candidato del Partito Social-Liberale, scrivendo su Twitter di votare per lui con la speranza di avere "un Paese migliore, sicurezza e pace per tutti".

La scelta di Ronaldinho di appoggiare un candidato che non ha mai nascosto le proprie posizioni omofobiche, tendenti alla misoginia e al razzismo ha scatenato l'ira del Barcellona, di cui Ronaldinho è ambasciatore nel mondo: in altre parole, Dinho viene pagato dalla società catalana per presenziare a eventi, cerimonie e partite tra vecchie glorie. Dal club blaugrana si sono affrettati a marcare una netta distanza per queste posizioni ritenute incompatibili con i valori della società e il dibattito in Catalogna tiene banco sui social e sulle radio.

Secondo quanto riporta il quotidiano online Sport, il Barcellona, anche se non si è ancora espresso pubblicamente, avrebbe scelto di ridurre notevolmente le attività di Ronaldinho negli incontri istituzionali sponsorizzati dal club, come gli eventi con gli sponsor o le partite amichevoli delle cosiddette "Legends" a cui l'ex Pallone d'oro partecipa di frequente. Stessa sorte sarebbe toccata anche a Rivaldo, pure lui ambasciatore del club e colpevole di aver dimostrato pubblicamente il suo appoggio a Bolsonaro.
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