FRANCOFORTE - Mentre l'Inter affronta l'Eintracht nella sua tana, si scopre una ragione supplementare nel sempre più probabile ritorno in campo di Mauro Icardi in tempi rapidi, col derby del 17 marzo come obiettivo ragionevole: la Coppa America di giugno. Il centravanti argentino non ci sta a passare per elemento destabilizzante dello spogliatoio dell'Inter, lui che ha giocato spesso in condizioni fisiche precarie per via del dolore al ginocchio destro: la sua serietà - è questa la condizione che ha posto per sedersi al tavolo con l'Ad Marotta e con la mediazione dell'avvocato Nicoletti - non deve essere messa in discussione. Ma Icardi, orgogliosamente argentino, non ha soltanto in testa il rientro in squadra col proprio club. Lui e Wanda, la moglie procuratrice, hanno valutato anche l'effetto non secondario del braccio di ferro con l'Inter per la fascia da capitano: il rischio concreto di perdere la Coppa America del prossimo giugno in Brasile, che avrebbe dovuto rappresentare il vero battesimo di Icardi al centro dell'attacco della Selecciòn.
Il ct Scaloni era stato chiaro: nel rinnovamento della Nazionale, dopo il fallimento al Mondiale russo, il centravanti dell'Inter avrebbe avuto un ruolo fondamentale e per questo, nel novembre scorso, lo aveva lanciato (con gol, contro il Messico), senza mai convocare i due veterani Agüero e Higuain. Poi è arrivata la querelle con l'Inter e il processo di rinnovamento si è interrotto. Icardi non rientrerà nelle convocazioni di oggi per le due amichevoli propedeutiche alla Coppa America: il 22 marzo al Wanda Metropolitano di Madrid col Venezuela e il 26 a Tangeri col Marocco. Icardi, tuttavia, non ha perso la speranza per giugno. Scaloni tiene aperto uno spiraglio e conferma il colloquio telefonico col giocatore: "Il presente di Icardi è complicato, le decisioni deve prenderle lui con l'Inter. Alla Seleccion non sta bene la sua situazione attuale. Vedremo nei prossimi mesi se sarà con noi in Coppa America. Gli ho parlato, aspetto che risolva la sua situazione, poi prenderemo le decisioni''.
Il ct Scaloni era stato chiaro: nel rinnovamento della Nazionale, dopo il fallimento al Mondiale russo, il centravanti dell'Inter avrebbe avuto un ruolo fondamentale e per questo, nel novembre scorso, lo aveva lanciato (con gol, contro il Messico), senza mai convocare i due veterani Agüero e Higuain. Poi è arrivata la querelle con l'Inter e il processo di rinnovamento si è interrotto. Icardi non rientrerà nelle convocazioni di oggi per le due amichevoli propedeutiche alla Coppa America: il 22 marzo al Wanda Metropolitano di Madrid col Venezuela e il 26 a Tangeri col Marocco. Icardi, tuttavia, non ha perso la speranza per giugno. Scaloni tiene aperto uno spiraglio e conferma il colloquio telefonico col giocatore: "Il presente di Icardi è complicato, le decisioni deve prenderle lui con l'Inter. Alla Seleccion non sta bene la sua situazione attuale. Vedremo nei prossimi mesi se sarà con noi in Coppa America. Gli ho parlato, aspetto che risolva la sua situazione, poi prenderemo le decisioni''.