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Razzismo, Gabrielli: ''Stop partite? Decide responsabile sicurezza''

Il capo della Polizia risponde ad Ancelotti: ''Lo rispetto, ognuno è libero di assumere le iniziative che crede, ma ad ogni azione corrisponde una conseguenza''

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REGGIO EMILIA - "Rispetto Ancelotti, ma la decisione finale se sospendere una gara spetta sempre a chi gestisce l'ordine pubblico". Così il capo della Polizia, Franco Gabrielli, commenta le dichiarazioni del Napoli e del suo allenatore che si sono detti pronti a fermare le partite in caso di ululati razzisti sugli spalti, dopo quanto avvenuto il 26 dicembre al il difensore partenopeo Koulibaly.

"AD AZIONE CORRISPONDE CONSEGUENZA" - "Ognuno è libero di assumere le iniziative che crede, ma ad ogni azione corrisponde una conseguenza", aggiunge Gabrielli al convegno sulla sicurezza negli stadi al Mapei Stadium di Reggio Emilia. "Non voglio svilire il ruolo di un arbitro a cui competono le decisioni di natura sportiva - prosegue il capo della Polizia - sospendere una partita può causare conseguenze di gestione, come sul deflusso di migliaia di persone. Questioni che devono essere valutate da chi ha un occhio a 360 gradi sull'evento. Le norme ci sono e parlano chiaro".

"MENO RIGIDI SU STRISCIONI" - Altro tema delicato è quello degli striscioni. "Ognuno deve fare la sua parte, dai calciatori ai dirigenti che devono essere più accorti nelle dichiarazioni, evitando di accendere gli animi. Ma anche noi addetti alla sicurezza, utilizzando maggior buon senso. Sulla repressione della violenza non bisogna avere pietà, ma su alcune situazioni, come ad esempio su certi striscioni, a meno che non incitino all'odio e alla violenza, si può essere meno rigidi". Gabrielli commenta poi i duri scontri del 26 dicembre a Milano tra tifosi interisti e napoletani: "Il fatto che i disordini siano avvenuti lontano dallo stadio, mi fa ben sperare. Vuol dire che stiamo marginalizzando il problema. Tuttavia c'è ancora tanto lavoro da fare".

IL RUOLO DEGLI STEWARD - Gabrielli parla poi della figura dello steward all'interno degli stadi: "Sono d'accordo sul definire meglio questa figura, ma non diventino poliziotti aggiunti perché altrimenti facciamo un passo indietro. Abbiamo fatto passi in avanti in questi anni come riprendere il dialogo con le tifoserie, la cui assenza in passato ha provocato danni". Infine un applauso al Mapei Stadium: "E'un modello esemplare, anche per la sua ubicazione strategica".
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