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Juventus, Allegri riabbraccia gli azzurri. E Douglas Costa è pronto al rientro

Massimiliano Allegri (agf)
Il tecnico ritrova i quattro bianconeri convocati da Mancini: Chiellini, Bonucci, Bernardeschi e Perin. All'appello mancano solo i sudamericani, Pjanic, Matuidi ed Emre Can. Intanto il brasiliano, dopo le 4 gare saltate per squalifica e infortuni, torna disponibile
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TORINO - La vittoria dell'Italia in Polonia ha regalato serenità al gruppo azzurro e ai suoi protagonisti, compresi i quattro bianconeri convocati dal Ct Mancini. Chiellini, Bonucci, Bernardeschi, oltre al non utilizzato Perin, torneranno domani alla Continassa rinfrancati nello spirito dall'ottima prova sfoderata nella vittoria che è valsa la salvezza in Nations League.

Oltre ai quattro azzurri, torneranno a Torino anche il portiere polacco Szczesny, e il portoghese Cancelo, tutti liberi dopo la fine degli impegni internazionali. Saranno invece impegnati oggi, tornando a Torino solo mercoledì, il bosniaco Pjanic, che affronterà l'Irlanda del Nord, il francese Matuidi contro la Germania di Emre Can, oltre ai sudamericani Alex Sandro e Dybala, che si affronteranno in un grande classico del calcio mondiale, Argentina-Brasile. L'ultimo a tornare sarà invece Juan Cuadrado, impegnato con la Colombia mercoledì contro il  Costa Rica.

RIPRESA DEGLI ALLENAMENTI - Ultimo giorno di riposo dunque per gli uomini di Allegri, che da domani potranno iniziare ad accelerare in vista delle due partite in programma nel giro di cinque giorni: sabato contro il Genoa all'Allianz Stadium, mercoledì a Manchester contro lo United.

Senza Khedira, ma con il recupero di Douglas Costa (che scalpita dopo le 4 gare saltate per squalifica e infortuni) e le speranze per Rugani, la Juventus si presenterà quasi al completo alla ripresa, contro il Genoa di Juric, prima di cambiare marcia affrontando l'andata con i Red Devils di Mourinho, un vero e proprio spareggio per il primo posto nel girone di Champions.

"La vittoria del Mondiale avrebbe potuto far rilassare qualcuno ma io non posso permettermelo perché sono un calciatore della Juventus, un club con obiettivi importanti - ha raccontato Matuidi dal ritiro della Francia -. C'è tanta concorrenza, se ti rilassi qualcuno ti prende il posto. Il Mondiale? Orgoglioso, ma non posso pensarci, abbiamo un'altra coppa da vincere".
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