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Il no di Gasperini spiazza la Roma, riparte la caccia all'allenatore: prende quota De Zerbi

Roberto De Zerbi (ansa)
La decisione del tecnico di restare all'Atalanta ha colto di sorpresa il club giallorosso costretto ora a trovare un'alternativa: piace l'attuale timoniere del Sassuolo, resta viva la pista Sarri, in lista anche Mihajlovic, Gattuso e Giampaolo
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ROMA - Tutte le strade portano a Roma, ma non quella che ha deciso di imboccare Gian Piero Gasperini. Sono ore cruciali per il futuro della Roma, ancora alla ricerca di un allenatore a cui affidare la rifondazione della prossima stagione. Più passa il tempo, però, e più la dirigenza romanista passa dall'illusione alla delusione, vedendo sfumare di volta in volta ogni candidato che aveva in mente per consegnargli l'eredità di Claudio Ranieri. Gasperini, a cui la Roma aveva dato un ultimatum di 48 ore, ieri è stato convinto da Percassi a rimanere a Bergamo per giocarsi la Champions League, costringendo la società capitolina a trovare un'alternativa. Il tecnico dell'Atalanta è il secondo a dire di no ai giallorossi, dopo che già Antonio Conte aveva gentilmente declinato l'offerta spiegando che non c'erano i presupposti tecnici ed economici per sposare il progetto di Pallotta. A Trigoria resiste ancora la speranza di poter arrivare a Maurizio Sarri, che nei mesi scorsi si era già accordato con il suo amico Franco Baldini ma che è improvvisamente finito nel mirino della Juventus, contro cui ovviamente la Roma non può competere: in ogni caso, il futuro dell'allenatore toscano sarà molto più chiaro questa sera verso le 23, quando sarà finita la finale di Europa League di Baku tra il suo Chelsea e l'Arsenal.

In pole anche De Zerbi, Mihajlovic e Gattuso

Nelle ultime ore ha preso quota anche la candidatura di Roberto De Zerbi, che è sotto contratto con il Sassuolo fino al 2020 ma non avrebbe problemi a liberarsi. Il giovane tecnico bresciano è certamente una delle figure più promettenti nel panorama degli allenatori italiani, ma non ha alcuna esperienza internazionale e rappresenterebbe l'ennesima scommessa del progetto americano. Resta vivo anche l'interesse per Sinisa Mihajlovic, che quest'anno col Bologna ha confezionato un mezzo miracolo: arrivato in corsa dopo l'esonero di Pippo Inzaghi, il tecnico serbo ha totalizzato infatti 30 punti in 17 partite, traghettando i rossoblù lontano dalla zona retrocessione verso un onorevole decimo posto. Negli ultimi giorni il nome di Mihajlovic è finito nella lunga lista dei candidati alla panchina della Juventus, anche se non è certo tra i favoriti. È facile prevedere che, qualora l'interesse della Roma si concretizzasse, il passato laziale del tecnico serbo inizierebbe a rappresentare uno scoglio non indifferente per la tifoseria romanista. Che pochi giorni dopo il doloroso addio a una bandiera come De Rossi si vedrebbe costretta a dover digerire l'arrivo in panchina di uno storico idolo degli odiati cugini.

Non si può escludere dalla lista di papabili nemmeno Gennaro Gattuso, che ieri ha detto addio al Milan ed è il nome più gradito a Francesco Totti, con cui ha vinto il Mondiale del 2006. Sullo sfondo rimane per il momento anche Marco Giampaolo, finito pure nell'orbita del Milan, che è in rotta col presidente Ferrero a cui ha ribadito più volte di non voler restare a Genova senza un progetto tecnico concreto. Non è da escludere nemmeno la pista straniera, dato che la Roma su questo fronte si è già mossa. Agli inizi di maggio, come confermato da alcuni quotidiani inglesi, il club giallorosso ha fatto dei sondaggi anche con Rafa Benitez, che però a quanto pare non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il Newcastle. 
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