ROMA - Tutte le strade portano a Roma, ma non quella che ha deciso di imboccare Gian Piero Gasperini. Sono ore cruciali per il futuro della Roma, ancora alla ricerca di un allenatore a cui affidare la rifondazione della prossima stagione. Più passa il tempo, però, e più la dirigenza romanista passa dall'illusione alla delusione, vedendo sfumare di volta in volta ogni candidato che aveva in mente per consegnargli l'eredità di Claudio Ranieri. Gasperini, a cui la Roma aveva dato un ultimatum di 48 ore, ieri è stato convinto da Percassi a rimanere a Bergamo per giocarsi la Champions League, costringendo la società capitolina a trovare un'alternativa. Il tecnico dell'Atalanta è il secondo a dire di no ai giallorossi, dopo che già Antonio Conte aveva gentilmente declinato l'offerta spiegando che non c'erano i presupposti tecnici ed economici per sposare il progetto di Pallotta. A Trigoria resiste ancora la speranza di poter arrivare a Maurizio Sarri, che nei mesi scorsi si era già accordato con il suo amico Franco Baldini ma che è improvvisamente finito nel mirino della Juventus, contro cui ovviamente la Roma non può competere: in ogni caso, il futuro dell'allenatore toscano sarà molto più chiaro questa sera verso le 23, quando sarà finita la finale di Europa League di Baku tra il suo Chelsea e l'Arsenal.
Non si può escludere dalla lista di papabili nemmeno Gennaro Gattuso, che ieri ha detto addio al Milan ed è il nome più gradito a Francesco Totti, con cui ha vinto il Mondiale del 2006. Sullo sfondo rimane per il momento anche Marco Giampaolo, finito pure nell'orbita del Milan, che è in rotta col presidente Ferrero a cui ha ribadito più volte di non voler restare a Genova senza un progetto tecnico concreto. Non è da escludere nemmeno la pista straniera, dato che la Roma su questo fronte si è già mossa. Agli inizi di maggio, come confermato da alcuni quotidiani inglesi, il club giallorosso ha fatto dei sondaggi anche con Rafa Benitez, che però a quanto pare non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il Newcastle.
In pole anche De Zerbi, Mihajlovic e Gattuso
Nelle ultime ore ha preso quota anche la candidatura di Roberto De Zerbi, che è sotto contratto con il Sassuolo fino al 2020 ma non avrebbe problemi a liberarsi. Il giovane tecnico bresciano è certamente una delle figure più promettenti nel panorama degli allenatori italiani, ma non ha alcuna esperienza internazionale e rappresenterebbe l'ennesima scommessa del progetto americano. Resta vivo anche l'interesse per Sinisa Mihajlovic, che quest'anno col Bologna ha confezionato un mezzo miracolo: arrivato in corsa dopo l'esonero di Pippo Inzaghi, il tecnico serbo ha totalizzato infatti 30 punti in 17 partite, traghettando i rossoblù lontano dalla zona retrocessione verso un onorevole decimo posto. Negli ultimi giorni il nome di Mihajlovic è finito nella lunga lista dei candidati alla panchina della Juventus, anche se non è certo tra i favoriti. È facile prevedere che, qualora l'interesse della Roma si concretizzasse, il passato laziale del tecnico serbo inizierebbe a rappresentare uno scoglio non indifferente per la tifoseria romanista. Che pochi giorni dopo il doloroso addio a una bandiera come De Rossi si vedrebbe costretta a dover digerire l'arrivo in panchina di uno storico idolo degli odiati cugini.Non si può escludere dalla lista di papabili nemmeno Gennaro Gattuso, che ieri ha detto addio al Milan ed è il nome più gradito a Francesco Totti, con cui ha vinto il Mondiale del 2006. Sullo sfondo rimane per il momento anche Marco Giampaolo, finito pure nell'orbita del Milan, che è in rotta col presidente Ferrero a cui ha ribadito più volte di non voler restare a Genova senza un progetto tecnico concreto. Non è da escludere nemmeno la pista straniera, dato che la Roma su questo fronte si è già mossa. Agli inizi di maggio, come confermato da alcuni quotidiani inglesi, il club giallorosso ha fatto dei sondaggi anche con Rafa Benitez, che però a quanto pare non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il Newcastle.