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Formula Uno, il caso Force India: cambia nome e perde i punti

(reuters)
La scuderia, in amministrazione giudiziaria, si chiamerà Racing Point Force India e potra finire il mondiale senza i 59 punti finora accumulati
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SPA - Un nome diverso (diventa Racing Point Force India) e nessun punto in classifica (perde i 59 conquistati). Sono le condizioni con le quali la La Force India potrà continuare a gareggiare nel Mondiale di Formula 1 di questa stagione. Al contrario, i due piloti della scuderia dal 27 luglio in amministrazione giudiziaria, ovvero il messicano Sergio Perez e il francese Esteban Ocon, manterranno le loro posizioni nel Mondiale piloti. Lo ha stabilito la Fia.

A inizio agosto, la cordata Racing Point UK Limited guidata da Lawrence Stroll, papà del pilota della Williams, Lance, ha trovato l'accordo per rilevare da Vijay Mallya la scuderia. Al fianco di Stroll senior l'imprenditore canadese Andre Desmarais, Jonathan Dudman della Monaco Sports and Management, John Idol, presidente e CEO del gruppo Michael Kors, John McCaw Jr (telecomunicazioni), l'esperto finanziario Michael de Picciotto e Silas Chou, socio in affari dello stesso Stroll. La cordata ha promesso il pagamento di tutti i debiti della scuderia, salvaguardando i 405 posti di lavoro a rischio.
"Sono molto felice che sia stata trovata una forte e positiva soluzione, do il benvenuto all'ingresso a metà stagione della Racing Point Force India - commenta il presidente della Fia, Jean Todt -. Creare un ambiente di stabilità finanziaria in Formula 1 è una delle sfide chiave di questo sport". Soddisfatto anche Otmar Szafnauer, team principal e Ceo della neonata scuderia: "Si apre un nuovo ed eccitante capitolo per noi. Il futuro era incerto solo poche settimane fa, con oltre 400 posti di lavoro a rischio: ora c'è il sostegno di un consorzio di investitori che crede nel nostro team e nel nostro potenziale".
 
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