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YouTube Kids arriva in Italia. Ecco la tv dei bambini secondo Google

YouTube Kids arriva in Italia. Ecco la tv dei bambini secondo Google
Poca la pubblicità e contenuti controllati. I genitori potranno selezionare il palinsesto per i loro figli e impostare il tempo massimo dedicato a cartoni e show. Gratuito, per smart tv, tablet e smartphone
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ROMA - YouTube Kids, il servizio video di Google per bambini dai tre ai dieci anni, sbarca in Italia. Nato nel 2016, era incappato in polemiche infuocate lo scorso anno a causa di cartoni animati artefatti pieni si scene orripilanti e sfuggiti ad ogni controllo. Pare abbiamo risolto il problema ora, migliorando gli algoritmi che analizzano i video, anche se il colosso del Web ammette di non poter garantire al cento per cento che incidenti del genere non si verifichino di nuovo. In realtà YouTube Kids, che ha una sua app gratuita separata da quella di YouTube, fa qualcosa di più. O meglio: tenta una strada diversa.
Se si elimina la ricerca libera dei contenuti, si avrà un ambiente con canali e programmi selezionati e garantiti dallo staff di Google. I genitori potranno anche impostare la lista degli show da far vedere ai loro figli organizzando un palinsesto e potranno creare dei profili diversi per ognuno dei bambini selezionando i cartoni e i programmi più adatti. C’è perfino un timer che indica il tempo da trascorrere davanti al televisore, lo smartphone o il tablet. Di base è impostato sui trenta minuti, al massimo si può arrivare ad un’ora. Se si va oltre, è il messaggio di Google, si tratta di una scelta dei genitori.

La versione italiana ha alcuni contenuti nella nostra lingua, dallo Zecchino d’Oro alle filastrocche di Coccole Sonore, fino ai tormentoni del Pulcino Pio, alle fate del Winx Club, a Lego Ninjago. Non il massimo come punte di diamante. Ma ci sono anche altri programmi sulla natura, la musica e l’apprendimento. Da NatGeo Tv ai video a 360 gradi su scienza e astronomia.
YouTube Kids vive di pubblicità. Non funziona però come il fratello maggiore dove gli inserzionisti comprano spazi attraverso aste online istantanee. Qui gli spot saranno uno ogni 15 minuti e sono selezionati. Niente cibo e bevande, pochi se non pochissimi videogame. Questo significa che si tratta di spazi più costosi.

Non è la prima volta che Google tenta di colmare lo spazio che passa fra il mondo dei video online e la tv tradizionale, che ha un giro di affari dieci volte maggiore (e non accenna a calare). Tentò nel 2010 con la prima versione di Google Tv, poi ha provato la strada dello streaming a pagamento con YouTube Red divenuto YouTube Premium. Ora lancia YouTube Kids che mira ad un pubblico preciso e offre spazi pubblicitari ridotti e di valore. Se dovesse funzionare, è probabile che replicherà il modello.