Vaticano

Al via Athletica, la squadra di runner del Vaticano. "Il sogno è andare alle Olimpiadi"

La presentazione di Athletica 
La prima formazione sportiva nata dentro le mura vaticane raccoglie dipendenti della Santa Sede, religiose, sacerdoti e due migranti "membri onorari". Affiliata alla Fidal, sogna il balzo sul massimo podio
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CITTÀ DEL VATICANO - Anche il Vaticano alle Olimpiadi? "Un sogno quella bandierina giallo-bianca alla sfilata ma non è un obiettivo né a breve termine e neanche a medio termine", dice monsignor Melchor Sanchez de Toca lasciando comunque aperto uno spiraglio a una mèta difficile seppure non impossibile. "In ogni caso - dice ancora - vedere la bandierina vaticana sfilare durante la cerimonia di apertura sarebbe un sogno". Sanchez de Toca, presidente di Athletica Vaticana, sottosegretario al Pontificio Consiglio per la Cultura, runner nel tempo libero, presenta questa mattina nella sala stampa della Santa Sede assieme al cardinale Gianfranco Ravasi, presidente della Cultura, l'associazione Athletica Vaticana fresca di un'intesa stipulata con le autorità sportive italiane. Dal 1 gennaio, infatti, Athletica Vaticana può partecipare ufficialmente a tutte le manifestazioni podistiche italiane e internazionali, perché affiliata alla Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera. Sul sogno delle Olpiiadi dice la sua anche il presidente del Coni Giovanni Malagò: "Sarà necessario affiliarsi ad altre federazioni. Sono sicuro che questo avverrà, oggi qui abbiamo avviato una 'start up' coraggiosa e vincente".
 
I podisti di Athletica sono in tutto sessanta, dipendenti della Santa Sede, sacerdoti, religiose e anche due migranti "membri onorari". Athletica non è la prima società sportiva attiva all'interno delle Mura leonine, perché da tempo esistono sia la Rappresentativa calcistica dipendenti vaticani sia il St. Peter Cricket club. Tuttavia - dice ancora Sanchez - è la prima nata e con sede in Vaticano riconosciuta all'estero. Presto la società si affilierà alla Federazione italiana sport paralimpici e sperimentali, in vista di un'intesa con il Comitato italiano paralimpico, "per rilanciare insieme un progetto di inclusione delle persone con disabilità attraverso la pratica sportiva". L'impegno "è rilanciare una testimonianza cristiana concreta, con iniziative spirituali e solidali nel mondo dell'atletica e dello sport in generale. Per questo sono stati tesserati come 'membri onorari' due giovani migrati musulmani, Jallow Buba, 20enne gambiano, e Anszou Cissè, 19enne senegalese, richiedenti asilo ospiti della cooperativa "Auxilium" di Castelnuovo di Porto. Entro gennaio, poi, saranno accolti in squadra anche alcuni ragazzi con disabilità.
 
Athletica è aperta da un anno. È nata grazie all'aggregazione volontaria di tanti dipendenti della Santa Sede che corrono, soprattutto di mattina prima di andare al lavoro, sul lungotevere intorno a San Pietro. Molti di loro sono guardie svizzere, alcuni gendarmi, quindi vigili del fuoco e operai, ma anche giornalisti e professori universitari, giardinieri e farmacisti, e dipendenti dei Musei Vaticani e delle Ville pontificie. Ci sono sacerdoti e molte donne. Spiega ancora Sanchez de Toca: "A questa community di runner la Segreteria di Stato vaticana ha consentito di dare una forma giuridica idonea e del tutto innovativa per una testimonianza cristiana nelle strade, 'in uscita', come chiede Papa Francesco, in mezzo a donne e uomini che vivono la passione dello sport".