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Il Papa dice sì ai pellegrinaggi a Medjugorje

La svolta del Vaticano. Non è ancora un riconoscimento dell'autenticità dei miracoli delle apparizioni. Ma dei "frutti di grazia" scaturiti dalla gran folla di fedeli al santuario

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CITTA' DEL VATICANO - I pellegrinaggi al santuario mariano di Medjugorje in Bosnia possono riprendere, ma ciò non vuol dire che da parte della Chiesa si sia autenticato l'evento miracoloso che pure attira tanti fedeli. E' quanto ha disposto Papa Francesco, come annunciato congiuntamente da monsignor Henryk Hoser visitatore apostolico a carattere speciale per la parrocchia di Medjugorje e dalla nunziatura apostolica di Sarajevo.

Il portavoce vaticano Alessandro Gisotti spiega che "il Santo Padre ha disposto che sia possibile organizzare i pellegrinaggi a Medjugorje.Ciò sempre avendo cura di evitare che questi pellegrinaggi siano interpretati come una autenticazione dei noti avvenimenti, che richiedono ancora un esame da parte della Chiesa".

Dunque, si sottolinea, "va evitato che tali pellegrinaggi creino confusione o ambiguità sotto l'aspetto dottrinale. Ciò riguarda anche i Pastori di ogni ordine e grado che intendono recarsi a Medjugorje e lì celebrare o concelebrare anche in modo solenne". 

"Considerati il notevole flusso di persone che si recano a Medjugorje e gli abbondanti frutti di grazia che ne sono scaturiti", questa disposizione di Papa Francesco, "rientra nella peculiare attenzione pastorale che il Santo Padre ha inteso dare a quella realtà, rivolta a favorire e promuovere i frutti di bene", afferma ancora il portavoce del Vaticano.
In tal modo, "il visitatore apostolico avrà maggiore facilità a stabilire, d'intesa con gli ordinari dei luoghi, rapporti con i sacerdoti incaricati di organizzare pellegrinaggi a Medjugorje, come persone sicure e ben preparate, offrendo loro informazioni e indicazioni per poter condurre fruttuosamente tali pellegrinaggi".

Da più parti in Vaticano hanno provato a stoppare il pronunciamento papale, ma Francesco si è fidato della relazione fatta dalla Commissione guidata da Camillo Ruini che aveva sostanzialmente espresso parere positivo almeno sulle prime apparizioni. Contro le apparizioni, soltanto pochi mesi fa, si era espresso il vescovo di Mostar che aveva detto: “Sono opera di Satana”. Francesco, tuttavia, che non ama particolarmente i veggenti e soprattutto i veggenti di Medjugorje quando convocano i fedeli a degli appuntamenti con tanto di apparizioni, ha voluto riconoscere che "ci sono frutti buoni" concedendo a preti e vescovi di organizzare quel pellegrinaggio finora vietato.

Dopo anni di titubanza è la prima grande apertura verso un santuario che è diventato anche un luogo di grande business: si parla di un giro d'affari di undici miliardi di euro che secondo uno studio della facoltà di Scienze sociali dell'Università di Erzegovina è per il 70 per cento in nero e quindi non assicura ritorni alle casse dello Stato.