Il Venerdì

Il giovane Salinger racconta il suo papà

Sul nuovo numero del Venerdì, intervista al figlio del misterioso autore del Giovane Holden (e di tanti inediti che presto vedranno la luce). E due speciali: sulla Biennale d'arte di Venezia e sul 5 x 1000

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Un signore di mezz’età in giacca e cravatta e un ragazzo coi capelli lunghi che lo guarda sorridente. La foto di copertina del Venerdì in edicola oggi è stata scattata a New York nel 1975, e quei due sono J.D. Salinger e suo figlio Matt. All’epoca Salinger, dopo l’enorme successo del Giovane Holden e dei tre libri successivi, era già il Grande Recluso della letteratura americana: viveva in solitudine nella sua tenuta del New Hampshire e rifiutava di dare interviste e di pubblicare. Ma non di scrivere, rivela Matt a Riccardo Staglianò, nell’intervista esclusiva che apre il magazine di Repubblica. Tocca a lui, oggi sessantenne, mettere ordine tra le montagne di testi lasciati dal padre: che era comunque un papà presente e affettuoso. Tra qualche anno, promette, le novità firmate Salinger saranno finalmente in libreria. Per la gioia di tutti gli “holdeniani” come Enrico Deaglio, che nel suo articolo racconta di come quel romanzo del 1951, e il suo protagonista tenero e ribelle, siano nel cuore di tre generazioni di lettori.

Ancora sul nuovo Venerdì: un reportage dall'Indonesia colpita, nel settembre scorso, da uno tsunami di cui si è parlato poco (ma che ha fatto molti danni); un'intervista alla leader delle nuove Black Panthers, eredi del movimento radicale dei neri americani degli anni 60; un ritratto di Pilade Cantini, ex addetto alla corrispondenza di Matteo Renzi, comunista fervente e ora scrittore; i ricordi di Jerry Schatzberg, il fotografo preferito di Bob Dylan e di tante altre star della musica e del cinema; un incontro con Judi Dench, mostro sacro della recitazione, che sugli schermi interpreta una donna accusata di spionaggio ai tempi della Guerra Fredda.

Per finire, ben due speciali: una guida al Cinque per mille, per scegliere bene se e a chi destinare la quota delle imposte sul reddito riservata al terzo settore e alla ricerca; e ben venti pagine sulla Biennale di Venezia, che si inaugura l’11 maggio con il meglio dell’arte mondiale. E per i lettori c’è anche una sorpresa: all’interno del giornale ci sono le istruzioni per avere la possibilità di partecipare a una visita guidata della rassegna.