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Cina apre a Shanghai primo hotel costruito in una cava

(reuters)
La rivoluzione dell'Intercontinental Wonderland: non va verso il basso, ma in profondità, nella voragine abbandonata. Gli ultimi due piani sono completamente sommersi, dentro un acquario. Inaugura il 20 novembre, prezzi da 450 euro a notte
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PECHINO - Verso il cielo, un piano dopo l’altro, ormai sono capaci di andarci tutti. Sottoterra però la Cina è la prima a scavare delle camere d’albergo. Aprirà al pubblico il 20 novembre, a un’oretta di strada da Shanghai, l’InterContinental Wonderland, un paese delle meraviglie che sarà il primo hotel al mondo sotto il livello del suolo. Dei suoi 19 piani, 17 vanno giù in profondità, addossati alla parete di una enorme cava abbandonata di 88 metri di altezza. Con gli ultimi due completamente sommersi all’interno di un acquario. Gli ospiti dormiranno circondati dai pesci che nuotano.    

Cina, una nuova sfida architettonica: l'hotel è a strapiombo nella cava abbandonata

Per completare questo miracolo di ingegneria da 288 milioni di dollari (compreso il parco divertimenti che lo affianca) ci sono voluti oltre dieci anni, con non pochi ritardi. Nel 2013, quando per fortuna i lavori non erano ancora cominciati, un’ondata di piogge torrenziali ha riempito per metà la cava di acqua. Una delle sfide ingegneristiche è stata fare in modo che l’incidente non possa più ripetersi, costruendo un sistema di vasche e di pompe che circondano il cratere.

Progettata dall’architetto inglese Martin Jochman, la struttura bombata dell’hotel ospita 336 stanze extra lusso, il cui lato aperto offre una vista sulla cascata artificiale costruita su un lato della cava. L’hotel si trova in una esclusiva zona di villeggiatura alla periferia Est di Shanghai, non lontano dal primo golf della Cina, e avrà prezzi salati: sui siti di prenotazione le camere base vanno dai 450 euro a notte in su. Giù in fondo alla cava ci sarà un centro per gli sport acquatici, a metà uno per le arrampicate, in cima una piattaforma per il bungee jumping. L’architetto Martin Jochman ha lavorato a lungo nello studio Atkins, lo stesso che ha progettato il Burj Al Arab, la celebre vela di Dubai che è anche il terzo hotel più alto del mondo. Poi si è messo in proprio, fondando lo studio Jade + QA. E girando il foglio verso il basso.