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Panni sporchi per pulizia camere hotel di lusso: a Pechino e Shanghai scoppia un caso

L'ingresso del Peninsula Hotel, una delle strutture coinvolte dalla denuncia del blogger (ap)
Blogger posta un video di undici minuti su Weibo, il "twitter" cinese. Mostra addetti di grandi alberghi 5 stelle che violano le elementari norme di igiene. Le catene coinvolte si scusano. Il ministero del turismo avvia ispezioni, alcune già avvenute
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Pechino, Shanghai, altro che alberghi di lusso. La pulizia delle stanze - a essere diplomatici - lascia a desiderare. Lo ha svelato un video di 11 minuti postato su Weibo, sorta di twitter cinese. Le immagini, riprese con telecamere nascoste da un blogger che usa lo pseudonimo di Huazong, mostrano gli addetti impegnati nella pulizia, in particolare della sezione bagno.

Il quadro che emerge non è certo un invito ad accrescere il numero dei visitatori di quella che oggi, con quasi 60 milioni di visitatori internazionali l'anno (d'accordo, inclusi gli abitanti di Hong Kong e Macao) è la quarta potenza turistica al mondo, dietro a Francia, Usa e Spagna, e giusto davanti all'Italia. Si vedono chiaramente gli addetti che utilizzano e riutilizzano panni, asciugamani e spugne sporche, per pulire lavelli, bicchieri, tazze e l'area wc. A un certo punto, una cameriera asciuga un bicchiere con l'estremità bassa della sua divisa. Nel video, postato il 14 novembre, e già capace di fare 30 milioni di visualizzazioni, c'è un'addetta del Waldorf Astoria di Shanghai che, in un primo momento, pulisce con la stessa spugna un bicchiere e il lavello. Poi - questo secondo il testo mostrato nel video - utilizza ancora il medesimo strumento per pulire i servizi igienici veri e propri. Ancora, nel Ritz Carlton di Shanghai il personale usa un gel descritto come "shampo" per pulire le tazze, mentre nel Bulgari Hotel di Shanghai una tazza di plastica finita nel cestino dei rifiuti viene amabilmente riciclata.

Cina, panni sporchi per pulire le stanze d'albergo: telecamera nascosta mette in crisi le catene di lusso

Huazong assicura che il problema è diffuso e di vecchia data. Tanto da fare venire in mente a lui - che racconta di aver trascorso 2mila notti in 147 alberghi cinesi negli ultimi sei anni - è venuta l'idea di rendere pubblico il tutto.  E l'effetto è stato dirompente. Le grandi catene coinvolte, prima fra tutte la Waldorf Astoria, si sono spese in lettere di scuse. La tv di stato CCTV ha diffuso un filmato dove si vedono ispettori in divisa che controllano un albergo - non identificabile -. Il Peninsula Hotel di Pechino riferisce a sua volta di aver ricevuto la visita di funzionari dell'Autorità "Food and Drug" cittadina, e che dall'ispezione sarebbe risultato che la struttura adotta standard igienici superiori agli standard richiesti. Tra le repliche delle strutture interressate, quella dello Shangri-la di Fuzhou, la cui direzione assicura che le immagini mostrate nel video "violano i nostri standard di igiene", mentre il Park Hyatt di Pechino parla di caso isolato. Il ministero del Turismo cinese ha chiesto ufficialmente a Pechino, Shanghai e a tre province di indagare il servizio di pulizia delle camere degli alberghi coinvolti.

Seppur eclatante, il post di Huazong non costituisce una novità assoluta. "Video che mostrano cattivi comportamenti degli addetti ai servizi in camera negli hotel cinesi appaiono sul web una volta ogni sei mesi - spiega a Bloomberg Shaun Rein, fondatore del China Market Research Group di Shanghai -. La carenza di personale, gli stipendi bassi sono le cause per cui la direzione della struttura fatica a far rispettare le regole ai dipendenti, per i quali c'è sempre l'alternativa di licenziarsi e trovare un posto - almeno di quel livello - altrove. A simili condizioni, gli alberghi faticano ad assumere personale di qualità, mentre il turnover è rapido e frequente. Rabbrividisco al solo pensiero di quanto possa accadere in un albergo a tre stelle".