Viaggi

Turismo ricco ma non per tutti. La Bit fotografa luci e ombre dell'"oro nero" d'Italia

Venezia in versione invernale (ansa)
Record e contraddizioni. Il Rapporto Cnr-Iriss svela un mercato a 2 velocità, con numeri in crescita ma con 5 regioni a spartirsi la metà del fatturato. Il boom dei bed and breakfast e il fenomeno dell'overtourism: a Venezia 45 ospiti per residente, a Firenze 26. Ma il ministro Centinaio tuona contro le tasse di ingresso: "Invogliano a scappare altrove"
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Turismo in crescita, del 4 per cento nel 2019. E' il dato che emerge dal XXII Rapporto sul Turismo Italiano, curato dall'Istituto di ricerca su innovazione e servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iriss). Il rapporto è stato presentato oggi all'inaugurazione dela Bit, la Borsa internazionale del turismo che si tiene a Milano fino a dopodomani, martedì 12 febbraio.

In Italia più stranieri che italiani - Per la prima volta nel 2017 in Italia le presenze dei turisti venuti dall'estero hanno superato quelle degli italiani. Almeno parlando di numero totale delle notti trascorse (dato diverso da quello dei visitatori arrivati) la componente internazionale (210.658.786) ha superato quella nazionale (209.970.369). In generale, il rapporto (Cnr-Iriss) mostra un comparto in salute con il +5.3% degli arrivi nel 2017 e un +4,4% di presenze.

Spesa concentrata in 5 regioni. Il settore turismo è in salute, ma ci sono ricchi e "poveri". In particolare, in 5 regioni su 20 si concentra oltre la metà della spesa (54,3 per cento), e si tratta, manco a dirlo, di regioni del Centro-Nord.  La Lombardia è al primo posto con il 13,6% (pari a circa 11 miliardi di euro) della spesa complessiva effettuata dai turisti non residenti in Italia e di quelli residenti in altre regioni; seguono il Lazio con l'11,4% (9,2 miliardi), la Toscana con il 11,3% (9,1 miliardi), il Veneto con il 11,3% (8,3 miliardi) e l'Emilia-Romagna con il 10,2% (6,1 miliardi).
Firenze 

Seguendo un fenomeno mondiale, per cui alcune grandi città attirano da sole numeri elevatissimi di turisti, in Italia il numero di arrivi di stranieri è cresciuto a ritmi sostenuti tra il 2016-2017 nelle città d'arte. In particolare, Venezia (86,5%), Firenze (73,9%), Roma (70,1%), Milano (64,9%) e Verona (57,5%) sono le cinque città d'arte con la percentuale più elevata di turisti stranieri. Città come Venezia e Firenze, ad esempio, presentano un indice di turisticità territoriale pari rispettivamente a 45 e 26, il che significa che a Venezia per ogni abitante vi sono 45 turisti, mentre a Firenze ve ne sono 26. 

Il peso di arrivi e presenze nelle Top Ten delle città d'arte (Roma, Venezia, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Bologna, Verona, Genova e Padova) pari rispettivamente a circa il 25% ed il 20% di quelli complessivi rilevati a livello nazionale nel 2017. Il Rapporto, in coerenza con quanto sostenuto nell'Historic Urban Landscape dell'Unesco, sottolinea anche la necessità di realizzare politiche finalizzate alla valorizzazione del genius loci e allo sviluppo di nuove forme di sostenibilità, il che introduce un nuovo modo di interpretare il turismo, sempre più legato al concetto di slow, inteso come desiderio di venire a contatto con persone e culture locali, alla ricerca dell'autenticità dei luoghi nell'esperienza di visita.

La nuova ricettività: b&b e Airbnb. Il turismo cambia aspetto. In Italia, spiega il rapporto, c'è stato un incremento nel periodo 2002-2017 di B&B "del 688,4 per cento, in termini di numero di unità e dell'816,7 per cento n termini di posti letto".

"Ad agosto 2018, sul portale Airbnb erano disponibili, in Italia, 397.314 alloggi, registrando uno sviluppo che negli ultimi due anni è avvenuto ad un tasso medio del 51%, non riscontrabile in nessun altro comparto". Secondo una ricerca del Laboratorio Dati Economici Storici Territoriali del Dipartimento di Scienze politiche dell'Università di Siena, a Firenze uno su cinque appartamenti del centro storico della città si trova sulla piattaforma.
Roma. Turista immortala Trinità dei Monti con lo smartphone (foto Arturo Cocchi) 

I B&B a Napoli nel 2017 hanno registrato un incremento del 335% rispetto all'anno precedente. A Bologna a fronte di una riduzione dei B&B (-13%), si è assistito ad un aumento di alloggi in affitto pari a circa il 143%. Comunque L'Italia, con 2.239.446 posti letto nel 2017, è il leader europeo per la ricettività alberghiera, seguita dalla Spagna (con 1.916.607) e dalla Germania (con 1.811.615). Diverso è anche il modo in cui si prenotano i viaggi.  Come conseguenza della diffusione delle OTA (le online travel agencies), nel 2017 In Italia, le agenzie di viaggio hanno registrato una flessione pari a circa il 41%, passando da 16.603, del 2016, a 9.725. In nessuna delle regioni italiane si è rilevato un calo inferiore al 30%

Centinaio contro Venezia: tassa d'ingresso manda i turisti altrove. La Bit è stata inaugurata dal ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo, Gian Marco Centinaio. Dopo aver promosso la rassegna del 2019 come "un'edizione impportantissima", ennesima dimostrazione dell'Italia al mondo nella sua veste di grande "potenza del turismo", il ministro ha messo in guardia dal possibile florilegio di iniziative locali come la famosa tassa di ingresso. "Rischiamo di diventare turista-repellenti- ha detto Centinaio -, correi evitare in futuro di dover commentare dati bassi di afflusso turistico semplicemente perché qualcuno deve sistemare i propri bilanci", ha aggiunto. In particolare, rivolgendosi al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro ha confermato il proprio disaccordo. "Decida quel che vuole, è nelle sue competenze non gli dico bravo o cattivo. Dico che in Italia si chiede di aumentare sempre più il numero di turisti, però contemporaneamente abbiamo la tassa di soggiorno, la tassa di ingresso a Venezia, in Sardegna qualcuno propone la tassa di sbarco e in alcune isole minori c'é già". Il rischio ha concluso è che "i turisti vadano da un'altra parte".

Il ministro ha poi spiegato che sul turismo le competenze sono delle regioni, ma che "lo stato può diventare una cabina di regia". L'obiettivo è lavorare tutti assieme per migliorare "quel quinto posto a livello mondiale (per numero di ospiti internazionali, dietro Francia, Usa, Spagna e Cina, n. d. r.) che secondo me è abbastanza vergognoso. "Abbiamo la qualità, il prodotto, tutto quello che serve - ha aggiunto, spiegando poi che l'offerta potrebbe essere potenziata, ad esempio, allungando la stagione a Sud ("dove si potrebbe vivere di turismo 11 mesi l'anno") e promuovendo le tante opportunità che il Paese offre ovunque.
L'ingresso della Bit (fotogramma)

Bit 2019: 1300 espositori, oltre 100 mete italiane e mondiali. I dati dell'edizione 2019 della Borsa: 1300 espositori, in rappresentanza di più di 100 destinazioni in Italia e nel mondo. Ci sono le rappresentanze istituzionali delle Regioni italiane, ma anche di  consorzi ed enti locali, delle locali. Si registrano il ritorno di Germania, Svizzera, Francia o Portogallo, ma non mancano le mete emergenti come Polonia, Slovacchia, Albania, Romania o Moldavia. Tra i nuovi paesi che hanno scelto di essere a Bit Tanzania, Armenia, Costa Rica, Monaco, Oman, Namibia.

Quatto le aree tematiche: Betech dedicata alla trasformazione digitale, Bringing Innovation into Travel sul futuro del settore a cura di Fiera Milano Media, Bit of Taste, sul turismo enogastronomico  e Love Wedding riservata al matrimonio e alle destinationi del viaggio di nozze Nei tre giorni di manifestazione previsti 141 convegni. Il primo giorno, domenica 10, Bit è aperta al pubblico, lunedì 11 e martedì 12 sono riservati agli operatori professionali.