Israele: oggi si celebra l’Operazione ORCHARD. Iran prossimo obiettivo?

By Marco Loriga

Oggi 14 settembre 2018, sulla base aerea di Ramon, sede del 119 Bat Squadron delle IDF/AF (equipaggiato con F-16I Sufa), si conclude la speciale cerimonia con la decorazione degli aerei protagonisti dell’Operazione “Silent Tone” (meglio conosciuta a livello internazionale come Orchard) in cui venne distrutto il sito per la costruzione del reattore nucleare a Dir er-Zor, nel deserto siriano, il 6 settembre 2007.

Ai velivoli che hanno partecipato al raid saranno applicati sui loro musi uno speciale simbolo a forma triangolare di “pericolo radiazioni”con attorno i colori siriani.

La settimana scorsa era già stato applicato ai velivoli degli altri due reparti protagonisti, il 253 Squadron (Negev Squadron, equipaggiati con F-16I Sufa) e il 69 Squadron (Hammer Squadron, F-15I Ra’am) ad Hatzerim in concomitanza con la data di undici anni fa. I velivoli da attacco erano entrati indisturbati nel territorio siriano anche grazie ad un Gufstream G550 modificato dall’industria israeliana e in grado di ingannare i radar avversari, dandoli un’immagine falsa del cielo.

Grazie a questo raid, avvenuto all’epoca in piena notte e in gran segreto, Israele può svolgere le operazioni aeree contro i siti iraniani in territorio siriano senza che quest’ultima possa avere una qualche deterrenza nucleare come minaccia.

Non si tratta della prima operazione aerea fuori area delle IDF visto che nel 1976 ci fu il famoso raid di Entebbe con i reparti speciali che liberarono cittadini israeliani ed ebrei sequestrati dai terroristi, poi quello di Tunisi del 1985 dove i cacciabombardieri con la Stella di Davide distrussero il quartier generale dell’OLP e infine l’Operazione Opera del 1981 in cui distrussero il sito nucleare in costruzione in Iraq. Ci sono molte analogie tra quest’ultima e l’Operazione Orchard del 2007. Il prossimo obbiettivo potrebbe essere con molta probabilità un sito iraniano.