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IL GRANDE FREDDO TRA CENTINAIO E #ILDAZIO

da | 28 Dic 2018 | NEWS

La popolarità del ministro GianMarco Centinaio è calata nelle risaie del #dazio. Sta girando sul web una lettera, inviata alcune settimane fa, con cui il presidente del sodalizio Piero Actis esprime il suo rammarico per il forfait dato dal ministro all’incontro del 12 novembre ad Asigliano Vercellese. #ildazioètratto aveva preparato tutto nei minimi particolari per investire (ed essere investito da) Centinaio del ruolo di defensor oyzae, difensore del riso italiano. Non è chiaro perché il ministro non abbia voluto partecipare alla serata, ma è un dato di fatto che da allora lui e il gruppo dirigente dell’associazione non si parlano. Al punto che la lettera ricorda (minacciosamente?) il favore del Ministro dell’Interno (e leader del partito di Centinaio) Matteo Salvini per le iniziative di protesta organizzate dal #dazio nel marzo del 2017.

Vi è da ricordare che lo scenario in questi due anni è cambiato, non tanto perché la risicoltura abbia ritrovato rimuneratività (i prezzi sono cresciuti ma non tanto da giustificare la fine della crisi), quanto perché tutte le proteste hanno un ciclo, un acme e un calo, che nel caso della risicoltura risentono delle fasi colturali e del pagamento degli aiuti. E’ possibile che Centinaio abbia considerato l’ormai certa chiusura del dossier Pma, con l’adozione della clausola di salvaguardia, e la ripresa dei prezzi dei risoni due motivi validi per prendere le distanze dal movimento di protesta. Il quale, ovviamente, non ci sta. I primi mesi del 2019 ci diranno chi ha ragione sulla clausola e sulla crisi. Leggi la Lettera al Ministro (foto grande: il primo convegno de #ildazioètratto) Vuoi conservare questi articoli? Vai su Amazon!

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