Riso Usa più caro, in calo il Brasile.
Negli Stati Uniti, i prezzi del riso sono aumentati di un altro 1% in un mercato tradizionalmente più tranquillo alla fine dell’anno. In dicembre, le esportazioni sono ammontate a 270.000 tonnellate rispetto alle 345.000 tonnellate di novembre. Hanno così chiuso a 3,1 milioni di tonnellate, un livello equivalente al 2020. Il Messico rimane il suo principale cliente con il 25% delle vendite esterne, seguito da Haiti (13%) e dal Giappone (12%). Nel mese di dicembre, il riso Long Grain 2/4 è stato quotato a 591 dollari rispetto ai 589 dollari di novembre. All’inizio di gennaio, il prezzo si è mantenuto stabile a 590 dollari. Al Chicago Board of Trade, i prezzi dei futures sul risone sono rimasti stabili a una media di 310 dollari la tonnellata All’inizio di gennaio, tendevano a fermarsi a 322 dollari.
Nel Mercosur, i mercati esterni a dicembre erano più animati. Le esportazioni brasiliane hanno concluso l’anno a 735.000 tonnellate (base lavorata) contro 1,25 milioni di tonnellate nel 2020, con un calo del 42%. Anche in Uruguay, le esportazioni hanno concluso l’anno con un calo del 32% a 700.000 tonnellate contro 1 milione di tonnellate nel 2020. Al contrario, l’Argentina ha migliorato le sue vendite all’estero del 20% a 410.000 tonnellate contro 340.000 tonnellate nel 2020. Il prezzo indicativo del risone brasiliano è sceso di un ulteriore 6% a 221 dollari la tonnellata dai 235 dollari di novembre. All’inizio di gennaio era stabile a 221 dollari. I dati sono forniti dal rapporto mensile Osiriz, edito dal centro ricerche francese Cirad.fr, curato da Patrice Mendez del Villar.
