Anteprima nazionale

“Maryam of Tsyon”, il film girato in provincia di Imperia approda al cinema

Le riprese hanno coinvolto le città di Sanremo, Ventimiglia, Vallecrosia ed Imperia

Riviera24- locandina Maryam of Tsyon

Imperia. Il film Maryam of Tsyon – Cap 1 – Escape to Ephesus, prodotto dalla Fiori di Sambuco Film di Sanremo – che è stato girato per circa due anni anche nel ponente ligure, a Sanremo – Ventimiglia – Vallecrosia ed Imperia, oltre che in Francia ed in Turchia dalla troupe matuziana diretta da QVQ (alias Fabio Corsaro) approda nelle sale cinematografiche italiane giovedì 13 giugno in distribuzione nazionale.

All’evento, che avrà un particolare risalto a Sanremo, con la presenza della produzione e di alcuni degli attori protagonisti, incluso il regista, è atteso un pubblico molto numeroso, trattandosi del primo film italiano a trattare questo soggetto religioso: la vita della Madonna dopo la morte in croce di Cristo secondo le visioni della beata A.K.Emmerick.

Ecco una recensione pubblicata sul sito nazionale MyMovies successivamente all’anteprima in occasione della press-presentation per le pre-selezioni del Festival di Cannes 2019:

«Dopo avere visto in anteprima il film alla press- presentation prima di Cannes 2019 ….Fiori di Sambuco Film (casa di produzione cinematografica indipendente) con il regista QVQ (alias Fabio Corsaro) dopo 10 anni dalla realizzazione del film Ghiaie (2008), ritorna ad esprimersi nella materia che gli è più consona, la tematica religiosa, con un’ opera veramente faraonica, per una produzione indipendente, quale quella di questo film è, o vorrebbe essere.

Parlare solo della Madre di Gesù non è facile, da una parte la Chiesa ed il suo immutabile magistero, dall’ altra la diffidenza del popolo dei non credenti, in mezzo i circa 5milioni di cattolici più o meno praticanti che certamente andranno a vedere questo film. Maryam of Tsyon non è un film leggero, non è un film storico, non è neanche un film biografico ….. è un film teologico, drammatico e certamente spirituale: probabilmente è il nostro “esame di coscienza” cinematografico.

Un film che è confezionato in una sceneggiatura inaspettata ed anche originale, che catapulta lo spettatore nei primi anni del cristianesimo, gli anni delle immediate persecuzioni e fughe degli apostoli e di Maria (una bellissima ragazza 16enne interpretata da Camilla Nardini) da Gerusalemme ad Efeso in Turchia con l’ apostolo Giovanni (interpretato dal ligure Giuseppe Laureri).

E’ la fuga di un gruppo di clandestini (partigiani del cristianesimo li definirei) che si nascondono nelle colline intorno ad Efeso per evitare le persecuzioni dei Farisei e dei Romani. E’ il dramma del martirio dei primi seguaci di Gesù, ma anche la speranza di un gruppo di convertiti alla prima religione monoteista della storia dell’ uomo: il Cristianesimo.

Il film rivela il percorso che l’apostolo Giovanni compie, sotto la guida di Maria 63 enne (il cui corpo incorrotto però si è fermato all’età anagrafica di 16 anni, quando l’ arcangelo Gabriele si manifestò per annunciarle l’ incarnazione di Dio) per la redazione del suo Vangelo, quello teologico. L’Apocalisse ed il Vangelo di Giovanni, nei suoi capitoli più importanti, fanno da cornice a quest’opera cinematografica che Cannes 2019 non ha avuto il coraggio di mettere in selezione ufficiale, molto probabilmente per non impensierire proprio quel popolo di non credenti, che poi è la maggioranza dei cultori del liberismo in materia religiosa, il politicamente corretto della religione (per chi crede a modo suo nell’esistenza di Dio).
Certamente un errore, poteva essere la rivelazione della rassegna di quest’ anno.

Il giudizio sul soggetto, sceneggiatura, montaggio e colonna sonora è ottimo, anche in considerazione dei mezzi economici con cui è stato realizzato il film (un budget inferiore a 0,14m USD), il resto del prodotto paga dazio alla evidente difficoltà di realizzare un opera così importante e di difficile interpretazione.
Elogio al cast, elogio alla fotografia, un po’ meno al trucco, scenografia ed ai costumi.

A parere di chi scrive un film certamente da vedere, facendo attenzione al fatto che potrebbe essere il film che ci converte o riconverte alla religione originale dei nostri padri: il Cristianesimo autentico.
Voto 7,5 – film adatto a tutti».

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