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Si è tenuto ieri sera il convegno di Attac Italia che ha visto come relatori Marco Bersani, di Società della Cura, e Francesco Scopelliti, in rappresentanza del centro sociale “La Talpa e l’Orologio“.

Tante le tematiche di cui si è trattato, a partire dalla sanità: dalla privatizzazione del Saint-Charles di Bordighera all’ospedale unico. Altri argomenti sono stati l’ambiente, l’acqua, il lavoro e la situazione delle carceri.

La migrazione è stato uno dei leitmotiv: Scopelliti si chiede come è possibile che “i flussi siano accessibili a merci, capitali e ricchi, ma non ai migranti. Il confine può essere qualsiasi città del Ponente ligure, e può prendere diverse forme: il respingimento di polizia, l’investimento da parte di un camion in autostrada, oppure di un treno sui binari. L’interesse dello Stato nei confronti del confine è legato allo sfruttamento del lavoro, soprattutto nella logistica, perché quasi tutti gli Stati capitalisti sono basati sul lavoro in nero e sul neo-schiavismo”.

La prospettiva de “La Talpa e l’Orologio” consiste nella formazione di un gruppo sociale coeso, basato sulle persone e non sul ceto politico, e soprattutto che tenga conto dell’aspetto emotivo di chi fa politica, che riempia la lotta di sentimento: non bisogna avere paura della propaganda, né di pensare qualcosa solo perché il pensiero egemone lo addita come sbagliato. Inoltre, serve la costituzione di una nuova classe operaia solida e decisa, che porti avanti anche le battaglie ignorate dai grandi sindacati, e che porti al centro del dibattito questioni di nicchia, come il transfemminismo, l’ambientalismo e la teoria rivoluzionaria dei Kurdi.

Tra le azioni condotte finora, la Talpa ha istituito sin dal primo mese di lockdown la Brigata Girasole, un servizio che ha permesso agli attivisti di distribuire ogni giorno cento pacchi alimentari ad altrettante famiglie in difficoltà, senza richiedere alcun documento e senza fare alcun tipo di distinzione.