Dopo le polemiche, Lana Del Rey annulla il concerto in Israele: ‘Posticipato fino a quando non potrò suonare anche per i palestinesi’
La cantante statunitense fa dietro front: Lana Del Rey non si esibirà in Israele, dove avrebbe dovuto tenere la sua performance il prossimo 7 settembre nel Kibbutz Levahot Habashan nell’ambito del festival Meteor. A farlo sapere è stata, nei giorni scorsi, la stessa artista attraverso un tweet, nel quale scrive:
È importante per me esibirmi sia in Palestina sia in Israele e trattare tutti i miei fan allo stesso modo. Sfortunatamente non è stato possibile programmare entrambe le visite con così poco preavviso e perciò posticipo la mia esibizione al Meteor Festival fino a quando non potrò organizzare visite tanto per i fan israeliani quanto per i fan palestinesi, così come, si spera, negli altri paesi della regione.
La decisione della voce di “Summertime Sadness” arriva dopo che l’ex Pink Floyd Roger Waters, impegnato a supporto del movimento BDS, le aveva indirizzato una lettera pubblica, nella quale invitava Del Rey a riflettere sulle implicazioni sociopolitiche del suo live nello stato ebraico. La cantante, però, aveva replicato secca al musicista britannico: “Comprendo perfettamente ciò che dici e questa è la mia azione”. Per poi rivedere la sua posizione e annullare, come vi abbiamo riportato, la performance.
Anche Lorde ha recentemente cancellato il suo set in calendario a Tel Aviv lo scorso giugno, ricevendo il sostegno e la solidarietà, in primis, dell’ex Pink Floyd. Spesso Waters, impegnato sul fronte dell’attivismo politico, con una particolare sensibilità per la questione palestinese, ha criticato i colleghi per i loro concerti in Isreale. Tra i botta e risposta più recenti in merito ricordiamo, ad esempio, i confronti con i Radiohead e con Nick Cave.