Roma: millantava parentela con boss Cosa Nostra per minacciare negozianti

Roma – “Tanto non mi fanno niente, perche’ sono il nipote di Matteo Messina Denaro”. Millantava una parentela criminale con il super latitante di Cosa Nostra, ma in comune con ‘U Siccu’, l’uomo piu’ ricercato d’Italia, non aveva niente, se non una parte del cognome. Eppure tutti gli credevano e questo gli permetteva di spadroneggiare nella zona di Torre Angela. E’ il particolare emerso nell’indagine che ha condotto i Carabinieri di Tor Bella Monaca ad arrestare i due romani di 33 e 34 anni, nullafacenti e con precedenti, che taglieggiavano negozianti e si vantavano di aver picchiato le forze dell’ordine nella zona di Torre Angela.

A dare il via alle indagini la denuncia di una vittima che ha raccontato ai Carabinieri le vessazioni del duo, con a capo il sedicente parente del boss di Cosa Nostra. Dopo la deposizione della vittima, il passaparola nel quartiere ha permesso anche ad altre vittime di raccontare i soprusi subiti dalla coppia che nel giro di 5 mesi era riuscita a mettersi in tasca la cifra di 8mila euro, tra merce sottratta alle vittime e denaro riscosso a titolo di pizzo. Poi i filmati delle telecamere di sorveglianza, le testimonianze degli abitanti della zona e i riscontri incrociati hanno permesso di procedere con gli arresti.