rotate-mobile
sicurezza urbana / Grottarossa / Via Flaminia, 872

Dai furti alle baraccopoli: Roma nord invoca più sicurezza

Il parlamentino di via Flaminia 872 ha approvato un documento su controllo e gestione del territorio

Avere una panoramica condivisa sulle problematiche relative alla sicurezza urbana del territorio e nel contempo ottenere un confronto diretto sulle criticità da affrontare con particolare attenzione alle situazioni di fragilità al fine di sostenere quelle persone che vivono in condizioni di sofferenza ed estrema marginalità sociale. E’ questo l’impegno del Municipio XV sul tema della sicurezza urbana affrontato in un consiglio straordinario del parlamentino di via Flaminia. 

Grottarossa si ribella a spaccio e violenza

Si perché a Roma nord la sicurezza è un tema caldo. Lo hanno ribadito i residenti di Grottarossa organizzando una fiaccolata di denuncia contro “violenze e soprusi” alla quale ha partecipato anche Don Don Antonio Coluccia, vice parroco della parrocchia San Filippo Apostolo di via di Grottarossa, noto come il “prete eroe” che già a San Basilio e Laurentino è più volte sceso in strada per delle passeggiate notturne. Megafono, Vangelo e rosario contro il malaffare. 

La Cassia d’altronde non è più quella zona tranquilla e d’élite che fu. C’è via Gradoli, divenuta famosa come covo brigatista ai tempi del rapimento Moro e nella storia più recente per il caso Marrazzo, che è sempre una polveriera pronta ad esplodere. Tra decine di tuguri pericolosi e illegali, di cui mai nessuno si è occupato, sono continui gli episodi di violenza tra accoltellamenti, risse e aggressioni. E’ lo stesso nel quadrilatero tra via Pirzio Biroli, via Raffaele Stasi, via Bruno Bruni e via Due Ponti, proprio a ridosso di Tomba di Nerone, tristemente noto per degrado, prostituzione e spaccio. Anche lungo la Cassia i residenti lamentano bivacchi, panchine e parchi trasformati in dormitori a cielo aperto ed orinatoi. 

Escalation di furti a Labaro

C’è invece una parte di periferia in balia di furti e rapine. In particolare Labaro e Prima Porta segnalano da tempo un'escalation senza precedenti tra appartamenti svaligiati, auto cannibalizzate e attività commerciali derubate. Lungo gli argini del Tevere, da La Celsa fino ad arrivare a Ponte Flaminio e Duca D’Aosta, passando per la dorsale ciclabile, a Roma nord sono numerose le baraccopoli. Villaggi di disperati che dormono tra fango e freddo, in condizioni di estremo disagio. E’ anche e soprattutto di queste persone che il Municipio XV vuole occuparsi. 

Il Municipio XV sulla sicurezza urbana

"Un aggiornamento costante dei Tavoli per l'Ordine e la Sicurezza con un approfondimento delle tematiche relative al controllo e alla gestione del territorio relativa alla sicurezza urbana; la condivisione delle problematiche, delle criticità e delle misure adottate; il lavoro e il coordinamento tra enti competenti sulle situazioni di particolare fragilità e di estrema marginalità sociale presenti sul nostro territorio, da non confondere con la criminalità. Il documento approvato in consiglio straordinario richiesto dalla maggioranza di questa amministrazione, che ringrazio, va in questa direzione: rendere il tema della sicurezza urbana, su cui lavoriamo quotidianamente in raccordo con gli organi competenti, una buona prassi” - ha commentato a margine della seduta il presidente del Municipio XV, Daniele Torquati. “Per aggiornare costantemente la cittadinanza sulle attività in corso e sui risultati raggiunti, accogliere regolarmente le richieste che proprio dalla comunità ci arrivano ma anche svolgere un'azione di sensibilizzazione verso un più elevato livello di coesione sociale, solidarietà reciproca e convivenza civile. Una consuetudine, che come Municipio dobbiamo affrontare con serietà e responsabilità indipendentemente dal colore politico e dei singoli interessi”.

Tre  i Tavoli per l'Ordine e la Sicurezza convocati in questo primo anno di consiliatura, in raccordo con le forze dell'ordine del quadrante, Prefettura e Roma Capitale. “Dalla riqualificazione e il recupero delle aree più degradate alle attività di controllo e intervento per la sicurezza dei quartieri, da quelli più centrali alle periferie. Un lavoro che non può dimenticare di trattare l'urgenza degli insediamenti abusivi e delle situazioni di estrema marginalità. Temi delicati che - ha concluso il minisindaco - affronteremo sempre prima dal punto di vista umano, con la presa in carico dei servizi sanitari e sociali delle persone coinvolte e solo dopo del decoro urbano, per non rischiare di confondere un essere umano da un rifiuto, come spesso accade". 
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dai furti alle baraccopoli: Roma nord invoca più sicurezza

RomaToday è in caricamento