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Indonesia, una nuova capitale al posto di Giacarta

Mercoledì si vota per il nuovo presidente, ma quello attuale (Joko Widodo) spera di lasciare al Paese un’eredità che lo consacrerà alla storia: Nusantara. Un progetto controverso e incerto

  • 13 febbraio, 21:17
  • 14 febbraio, 06:11

Indonesia alle urne

Telegiornale 13.02.2024, 20:00

Di: TG/RSI Info

In Indonesia 204 milioni di abitanti sono chiamati mercoledì a eleggere un nuovo presidente. Quello attuale - Joko Widodo - non può più ricandidarsi, ma spera di lasciare al Paese un’eredità che lo consacrerà alla storia, una nuova capitale, al posto di Giacarta. Un progetto controverso e ancora piuttosto incerto. 

Prende forma la futura capitale indonesiana, nel mezzo della foresta industriale, sull’isola di Borneo, ricca di risorse naturali. Nusantara (arcipelago), sarà 4 volte la grandezza di Giacarta. Sono cinque le fasi per costruire la città che ambisce ad essere la più verde e tecnologica del mondo, per un totale di 35 miliardi di franchi, da raccogliere nel settore pubblico e privato.

“Questa città non è destinata a essere solo la capitale amministrativa, si prevede che diventi anche un importante centro economico. Per questo vogliamo attirare capitali da tutto il mondo. Se pensiamo a progetti simili, direi che sarà come una Canberra al centro, ma una Dubai nei dintorni”, spiega Agung Wicaksono, vice direttore Fondi e Investimenti, Autorità Nusantara.

Per il presidente Joko Widodo, Nusantara rappresenta l’Indonesia moderna e creerà benessere al centro del Paese. Per altri è un esempio delle sue ambizioni personali, portate avanti senza consultazioni, simbolo di una democrazia in declino.

Sono 100’000 gli operai che partecipano alla sua creazione, nella speranza di completare la prima fase entro la fine del suo mandato in ottobre, così da cementare la sua eredità. Meno di due anni fa qui c’era soltanto una piantagione di eucalipto, oggi il presidente uscente Joko Widodo è determinato a celebrare l’anniversario dell’indipendenza il prossimo 17 agosto. Un progetto che non è più solo un sogno, sebbene rimangano una miriade di incertezze.

Nei villaggi circostanti, le opinioni divergono sugli aspetti ambientali, sociali e legali. Alcuni residenti hanno ricevuto risarcimenti per lasciare spazio ad una diga, altri no. “Le autorità hanno promesso che questo villaggio e la nostra cultura verranno preservati. Ma non c’e’ nulla di scritto che ci garantisce accesso alla terra che coltiviamo e che ci sostiene”, racconta Bandi, residente del villaggio di Sepuka.

Citando la sovrapopolazione e la subsidenza di Giacarta, nel 2019 Widodo ha annunciato il piano di trasferire la capitale. Ma Nusantara ospiterà solo due degli undici milioni di abitanti di Giacarta, una delle ragioni per cui il piano non convince. “Il governo indonesiano non ha la capacità finanziaria per un progetto così ambizioso. Il trasferimento della capitale non è la risposta al problema della disparità regionale, e non è la risposta ai problemi urbani di Giacarta”, dice Sulfikar Amir, professore di Sociologia.

In attesa di un nuovo governo l’obiettivo delle autorità è di convincere il pubblico, gli investitori e i futuri leader che il progetto è troppo grande per fallire.

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