BelTicino, altra petizione anti-Bignasca

BelTicino non intende mollare la presa e anzi rilancia con una nuova iniziativa politica nei riguardi del binomio Mattino delle Domenica-Lega.

Oltre 1'400 firme consegnate

In mattinata l’associazione ha consegnato alla segreteria del Gran Consiglio 1’453 firme a supporto della petizione “Fate giustizia in Via Monte Boglia” con cui viene sollecitata la magistratura a dare tempestivo seguito alle denunce penali a carico di Giuliano Bignasca. Ne sono state inoltrate oltre 260 negli oltre 20 anni di carriera politica (di cui una trentina ancora inevase), il più delle volte a causa di attacchi personali sferrati dalle colonne del settimanale di proprietà del fondatore della Lega, sfociate in una ventina di condanne.

Nel testo viene inoltre chiesta piena trasparenza in merito all’esito di diverse azioni giudiziarie che hanno coinvolto il presidente a vita del movimento ticinese. In questo senso viene criticato il presunto riserbo dei giudici nella vicenda e il lassismo dei politici che finora non hanno reagito a quelle che viene considerata una prassi consolidata di intimidazione degli avversari politici.

Nello stesso giorno BelTicino ha lanciato una nuova petizione, illustrata in Piazza Riforma a Lugano, con cui viene intimata l’applicazione rigorosa da parte degli organi competenti della Legge organica comunale (LOC), in particolare degli articoli 198 e 199 in cui vengono posti limiti all’attività politica a livello locale, in particolare nei municipi, nei confronti di persone raggiunte da provvedimenti giudiziari. “Dopo oltre 20 condanne nessuno è intervenuto per far applicare queste disposizioni”, ha sentenziato il vicepresidente Giancarlo Nava.